C’è sempre un risultato da analizzare per poi muovere il prossimo passo in una qualche direzione. E’ il destino perpetuo del Partito Democratico che si rinnova anche in Alto Adige. In piazza Domenicani ancora sono alle prese con il rebus elezioni a forma di erma bifronte tra l’ottimismo della conferma e l’incapacità della novità che già all’orizzonte si stagliano due appuntamenti non di poco conto: le primarie per il segretario nazionale l’8 dicembre e quelle per l’omologo provinciale entro il 31 marzo. Il nostro territorio, peraltro, è uno dei pochissimi in cui l’ordine sarà questo grazie alla deroga territoriale per la tornata elettorale. Il nazionale, dunque, potrebbe influenzare il locale.
Chi guiderà, dunque, il nuovo Pd altoatesino? Le certezze ad oggi sono poche, ma le battaglie per la leadership sono come le ferie estive: si pianificano con largo anticipo. Partendo dagli aspetti con più probabilità si può tranquillamente ipotizzare che Antonio Frena lascerà il passo senza riproporsi, mentre tra i candidati dovrebbe certamente esserci Carlo Costa. Non a caso la presentazione ufficiale della lista è stata affidata a lui. Tra chi non ha fatto mistero di aspirare alla guida del partito c’è Massimo Capelli della scuderia di Bizzo. Se avrà la capacità di aggregare la corrente attorno al suo nome potrebbe fargli gioco la più che probabile elezione di Matteo Renzi a segretario nazionale. Costa, infatti, si schierò con Bersani in modo lampante. Attenzione, però, alle sorprese e alla voglia di novità perché c’è un nome che assomma vari coupe de theatre: di genere, linguistico e territoriale. Si tratta di Cornelia Brugger, prima non eletta in consiglio provinciale che in un colpo solo porterebbe al comando una donna tedesca pusterese. Più nell’ordine istituzionale la possibilità di rivolgersi al coordinatore di Bolzano Sergio Bonagura o quella di Merano Vanda Carbone sempre abbastanza critica con l’attuale segreteria.
Nel partito si concentrano sulle trattative di giunta e l’esegesi del voto giudicando la questione segreteria ancora embrionale ma il fischio d’inizio della partita, non è un mistero, c’è già stato.
Alan Conti
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