Quattro mani per tenere un tridente puntato verso la crescita. I
sindacati e gli imprenditori altoatesini rimbalzano l'orientamento
nazionale sancito il 2 settembre e si presentano uniti per presentarsi
come interlocutori solidi al mondo dell'economia altoatesina. Obiettivo
primario: far crescere l'occupazione. Tre, come detto, le vie per
arrivarci: politica fiscale, industriale e attenzione alla spesa
pubblica.
Nel primo caso vanno toccate le manopole di Irpef e Irap rendendo l'esenzione della prima più diffusa è realizzando la riduzione della seconda. Sulle politiche industriali, invece, tutto guarda alla competitività rispetto alle zone confinanti. Ecco, dunque, entrare nel calderone le reti di comunicazione, il costo dell'energia, la liquidità alle imprese, la formazione e la sostenibilità ambientale. Dal punto di vista della spesa pubblica si auspica una semplificazione delle procedure, evitare gli aumenti delle tariffe e rendere più snello l'apparato pubblico mettendo un freno ai contributi a pioggia. "La Provincia si è svegliata in ritardo - spiega Michele Buonerba della Cisl - e su Irpef e Irap hanno sposato la nostra linea solo al termine della legislatura. È importante, comunque, aver trovato una linea comune con Assoimprenditori su svariati temi come, per esempio, lo stop ai contributi a pioggia. La stessa formazione va sempre implementata. Sulla politica industriale, invece, la nostra provincia è sempre stata in grande ritardo e di certo il parco tecnologico non può essere una risposta vera e solida". Piglio deciso anche per la collega Tilla Mair: "È importante che queste tematiche facciano breccia anche nella percezione comune. Se sarà così avremo davvero delle speranze". Sulla stessa linea, evidentemente, il presidente di Assoimprenditori Stefan Pan: "Dobbiamo impegnarci assieme remando nella direzione di un aumento dell'occupazione attraverso misure sistematiche e durature che portino benefici concreti".
Imprenditori e sindacati che premono per una strada comune e condivisa: solo qualche anno fa un orizzonte difficilmente immaginabile. Quando si compattano anche gli avversari significa che la nuova minaccia è seria. Qui non si parla di nomi e giunta a 7,9 o 11 e non è un caso.
Alan Conti
Nel primo caso vanno toccate le manopole di Irpef e Irap rendendo l'esenzione della prima più diffusa è realizzando la riduzione della seconda. Sulle politiche industriali, invece, tutto guarda alla competitività rispetto alle zone confinanti. Ecco, dunque, entrare nel calderone le reti di comunicazione, il costo dell'energia, la liquidità alle imprese, la formazione e la sostenibilità ambientale. Dal punto di vista della spesa pubblica si auspica una semplificazione delle procedure, evitare gli aumenti delle tariffe e rendere più snello l'apparato pubblico mettendo un freno ai contributi a pioggia. "La Provincia si è svegliata in ritardo - spiega Michele Buonerba della Cisl - e su Irpef e Irap hanno sposato la nostra linea solo al termine della legislatura. È importante, comunque, aver trovato una linea comune con Assoimprenditori su svariati temi come, per esempio, lo stop ai contributi a pioggia. La stessa formazione va sempre implementata. Sulla politica industriale, invece, la nostra provincia è sempre stata in grande ritardo e di certo il parco tecnologico non può essere una risposta vera e solida". Piglio deciso anche per la collega Tilla Mair: "È importante che queste tematiche facciano breccia anche nella percezione comune. Se sarà così avremo davvero delle speranze". Sulla stessa linea, evidentemente, il presidente di Assoimprenditori Stefan Pan: "Dobbiamo impegnarci assieme remando nella direzione di un aumento dell'occupazione attraverso misure sistematiche e durature che portino benefici concreti".
Imprenditori e sindacati che premono per una strada comune e condivisa: solo qualche anno fa un orizzonte difficilmente immaginabile. Quando si compattano anche gli avversari significa che la nuova minaccia è seria. Qui non si parla di nomi e giunta a 7,9 o 11 e non è un caso.
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