Il
nome dell'alpinista Hans Kammerlander è finito nel registro degli
indagati per l'incidente di Villa Ottone costato la vita al
giovanissimo Renè Eppacher, così come quello di tutti gli altri
automobilisti coinvolti. Un atto che per la procura di Bolzano
risponde semplicemente a una prassi che permette il sequestro delle
auto coinvolte e che non deve lasciare presagire alcuna possibile
responsabilità penale. L'obiettivo, dunque, è quello di poter
svolgere le indagini coordinate dal pm Daniela Pol nel modo più
accurato possibile anche dopo i rilievi sul posto. Una precisazione
che i procuratori hanno voluto sottolineare dopo alcune voci
circolate nella giornata di ieri attorno a Kammerlander. Attesi per i
prossimi giorni, invece, i risultati degli esami tossicologici
svolti, anche qui, su tutti i protagonisti dello spaventoso urto
attraverso un prelievo sanguigno. Secondo quanto raccontato dal suo
manager Sigi Pircher Kammerlander ha passato il pomeriggio del giorno
dell'incidente in sua compagnia per pianificare un tour di convegni
in Germania e si stava recando proprio a Villa Ottone per recuperare
un filmato utile per le conferenze. E' lo stesso Pircher, infine, a
confermare le indagini in corso senza, tuttavia, rilasciare alcun
altro commento.
Alan
Conti
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