Non c’è che dire: la satira vibrante agli altoatesini piace eccome. Naturalmente il luogo perfetto per liberarne la briglia fantasiosa sono i social network e così, dopo il gruppo che scimmiotta scherzosamente Suedtiroler Freiheit proponendo l’indipendenza di Gries da Bolzano, ecco spuntare una pagina dedicata alle 100 cose da non fare assolutamente in Alto Adige. Una serie di foto con tanto di numero che non risparmiano nessuno: forze dell’ordine, trasporti, giovani o gastronomia. Per dire: la numero uno delle cose da non fare è chiamare i Carabinieri e aspettarsi un aiuto. La due è decisamente un avvertimento: non andare al museo archeologico nei giorni di pioggia, mentre un consiglio è quello di non prendere un treno aspettandosi pure di arrivare in orario. Evitate, poi, di andare allo Juwel o al Baila se avete più di 16 anni, di tagliare un canederlo con un coltello, di andare a prescindere al Rock im Ring oppure di ordinare una birra al Torggelen che effettivamente nulla ci acchiappa. Tornano le discoteche nell’invito a non presentarsi all’Apres o all’Okay da sobri e tornano i Carabinieri nell’invito a non parlare loro tedesco. Alla fine del tutto guai ad andare a dormire senza una bella spaghettata oppure un tagliere di speck della buonanotte. Risate pungenti che portano, anche inconsciamente, alcuni aspetti controversi del territorio in prima fila e che piacciono dato che in soli 4 giorni sono più di 4mila le adesioni. Per ora ce ne sono dieci: sarà difficile arrivare a 100?
Alan Conti
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