Trentamila euro e l'immediato supporto logistico, per quanto possibile. É la reazione della Caritas altoatesina al tifone Haiyan che ha messo in ginocchio le Filippine in questi giorni. Si temono diecimila morti ma potrebbero essere addirittura più dei timori: per i sopravvissuti mancano sicurezze sanitarie, soccorso e cibo. Il tutto in una condizione di totale isolamento da telecomunicazioni che aumenta l'incertezza. Caritas ha così messo le tante rotelle del suo ingranaggio in azione: da una parte quelle mondiali e dall'altra quelle locali. Logicamente con velocità proporzionali.
"Abbiamo subito inviato 30.000 euro preso dal fondo emergenze - spiega il responsabile Caritas Fabio Molon - che non è molto, chiaramente, ma è quanto nelle nostre corde immediatamente. Per i passi successivi stiamo cercando di metterci in contatto con tre missionari altoatesini che operano nelle Filippine per concertare metodi mirati di intervento. Purtroppo in questo arcipelago sono pronti e abituati a questo genere di emergenze perché ciclicamente vengono colpite da cataclismi vari. Hanno una prontezza di reazione, anche se la portata dell'evento stavolta è piuttosto impressionante". Come fare, peró, per aiutare veramente chi ha bisogno? "È sufficiente recarsi in posta - chiude Molon - e farsi consegnare un bollettino della Caritas prestampato".
Per fare una donazione specifica, in ogni caso, nella causale del bollettino va riportata la dicitura "Filippine". Se cogliete un'immagine o una situazione che vi colpiscono di questa tempesta mai vista tenetela stretta e portatela con voi in posta.
Alan Conti
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