Le lame tornano a toccare il ghiaccio che ha sconfitto il fango.
Riemersa dalla frana era riemersa già mesi fa, ma da oggi la Sill torna a
essere una pista pubblica nel senso stretto del termine. I bolzanini
possono tornare a pattinare all'interno della sua pista ghiacciata il
sabato e la domenica e, non appena le temperature lo permetteranno,
anche nel mini impianto vicino. Già da un mese le società sportive
calcano il ghiaccio. Quel che è accaduto è lontano, anche se torna a
fare capolino nella testa in quei sassi che puntualmente punteggiano la
strada di accesso e in quei pendii sempre così dannatamente vicini. Da
un mese le squadre ci giocano già e il custode prima dell'intervista è
categorico: niente domande sulla sicurezza di strada e pista che per
quella parla da sola l'omologazione.
"Questa prima giornata - racconta dunque Maurizio Cristoforo della cooperativa Oasis - è stata molto positiva con circa 60 ingressi. I bolzanini aspettavano questo momento e noi rimaniamo l'impianto di chi ama pattinare in mezzo alla natura". Poco più in là un gruppo di ragazzi si riposa dopo lo sforzo sui pattini: "Questa pista è la nostra risorsa da appassionati, ma a Bolzano abbiamo davvero il problema della mancanza di impianti per noi. O il Palaonda o qui: la via di mezzo è ancora da trovare".
La situazione precaria di una Bolzano paradossalmente sfornita di piste da ghiaccio non si è smossa di un millimetro. La frana non si curó a suo tempo delle omologazioni: la speranza è che nascondere il fango sotto il ghiaccio non sia come mettere la polvere sotto il tappeto.
"Questa prima giornata - racconta dunque Maurizio Cristoforo della cooperativa Oasis - è stata molto positiva con circa 60 ingressi. I bolzanini aspettavano questo momento e noi rimaniamo l'impianto di chi ama pattinare in mezzo alla natura". Poco più in là un gruppo di ragazzi si riposa dopo lo sforzo sui pattini: "Questa pista è la nostra risorsa da appassionati, ma a Bolzano abbiamo davvero il problema della mancanza di impianti per noi. O il Palaonda o qui: la via di mezzo è ancora da trovare".
La situazione precaria di una Bolzano paradossalmente sfornita di piste da ghiaccio non si è smossa di un millimetro. La frana non si curó a suo tempo delle omologazioni: la speranza è che nascondere il fango sotto il ghiaccio non sia come mettere la polvere sotto il tappeto.
Alan Conti
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