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Attendamento lungo l'Isarco di fronte all'Eurac |
Dai campi giganteschi della Zona Industriale agli attendamenti nei quartieri popolari dove alpini e bolzanini diventano amici: la città ha cambiato faccia e ogni angolo sorprende.
BOLZANO. Una città campeggio. Lo slogan, peraltro nemmeno troppo ficcante,
è spesso usato dalle grandi strutture per promuovere i propri camping, ma è
difficile immaginarsi una vera città campeggio. Ecco perché gli occhi dei
bolzanini si spalancano stupiti di fronte a quello che sta accadendo in questi
giorni di tende, camper, gazebo, griglie e materassini: vien voglia di
passeggiare con le ciabatte come si fa al mare. I campi sono decine, i più
grandi in Zona Industriale a ridosso del maneggio, della sede Ale Altair o in
via Einstein, ma i più sentiti dalla gente sono quelli picchettati nei
quartieri popolari. Ponte Roma calamita fotografie all’impazzata e il tratto di
passeggiate del lungo Isarco è un qualcosa che la città degli ordinati mercatini
non poteva immaginare. Le tavolate si allungano e si riempiono di commensali
con la penna provenienti da qualsiasi regione: dal Friuli alla Sicilia si
mangia tutti insieme. Le salsicce che sfrigolano creano un compendio di Italia
e un miscuglio di dialetti proprio qui nella terra che, per definizione, “non
ha un dialetto proprio”. E’ questo lembo di verde, comunque, dove si
compenetrano alpini e bolzanini e dove l’Adunata si trasforma da evento a vita
reale. I primissimi giorni la diffidenza altoatesina ha portato a qualche
sguardo incuriosito, ma sono bastate poche ore per comprendere l’atmosfera e
scendere in strada per pranzare o cenare ospiti della prima piazzola simpatica.
Un bicchiere di vino non si nega nessuno e se punge la fame è sufficiente
dirlo: fronzoli e conformismi non fanno parte di questa festa.
Più raccolti i campi di Oltrisarco nelle due
aree del Campo Coni e del parco Mignone. Curioso, però, l’abbinamento tra
quest’ultimo e la casetta del Vke per una commistione generazionale che sta
appassionando le famiglie del quartiere. Don Bosco, invece, sta stringendo gli
alpini in un abbraccio caloroso. Al nuovo parco di Firmian, per esempio,
troviamo probabilmente le piazzole esteticamente più fortunate: il laghetto e
l’atmosfera sono davvero da vacanza estiva, a un tiro di schioppo
dall’ammassamento domenicale. Proprio qui incontriamo un gruppo del bresciano
che ci rivela tutto il suo entusiasmo: "Nelle scorse settimane avevamo
visionato personalmente la zona a la troviamo davvero fantastica. Qualcuno di
noi ha fatto il militare a Bolzano e, ovviamente, è rimasto stupito nello
scoprire i nuovi rioni". All’angolo tra via Alessandria e via Bari,
invece, l’antico giardino selvatico è diventato uno spiazzo di allegria. Ezio
Santarossa, penna nera friulana, racconta le prime sensazioni: "All’inizio abbiamo avuto qualche problema con l’acqua, ma tra di noi si
trova sempre una soluzione. Siamo davvero curiosi di scoprire l’accoglienza di
Bolzano, ma fino adesso non possiamo lamentarci di nulla".
La Zona Industriale, nel frattempo, non è mai
stata così popolata, anche se qui l’ambiente rimane squisitamente alpino perché
i bolzanini difficilmente arrivano a mischiarsi, specialmente in tempo di
blocchi stradali. La festa, comunque, non ne risente specialmente all’interno
del ciclopico campo in zona Brugger: le uniche preoccupazioni sono divertirsi,
offrire cibo o bevande e capire esattamente come e con che mezzi raggiungere il
Centro o l’ammassamento. "Quattro chilometri da qui a piazza Walther?
Per un alpino cinque minuti di cammino" lo spirito emblematico di un
vecio lombardo. Qua e là compare qualche piccolo inconveniente legato ai
collegamenti con acqua e luce, ma nessuno ha voglia di farsi il sangue amaro.
Nasi in alto, piuttosto, per scongiurare la pioggia che potrebbe arrivare
sabato. C’è, infine, il popolo delle brande: migliaia di penne nere attese in
dormitori dalla grandezza impressionante come i padiglioni della fiera, la
pista del palaonda o le palestre scolastiche. Alzi la mano chi ha il coraggio
di spegnere la luce e imporre il silenzio.
Alan Conti
FOTOGALLERY (tutte le foto sono a disposizione purchè se ne specifichi la fonte o il giornale Alto Adige):
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Attendamento retro stadio Druso |
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Camper nella piazzola sulla discesa della ciclabile in viale Trieste |
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Campo al Drusetto |
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In via Dante un cartello inutile |
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Piccolo igloo di fronte all'Eurac |
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Tenda alla rotonda via Roma/via Galilei |
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Attendamento lungo le passeggiate dell'Isarco (altezza via Rovigo) |
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Tenda al Campo Coni |
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Campo lungo il parco Baden Powell |
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Campo al parco Europa |
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Campo al parco Firmian |
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Campo al parco Mignone |
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Campo all'angolo tra via Alessandria e via Bari |
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Camper sotto i piloni dell'A22 |
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