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Alpini a colloquio sui binari della stazione di Bolzano |
Sabato giornata difficile per polizia ferroviaria, Trenitali, Rfi e volontari. Quintuplicato il personale, grande attenzione e programmazione del perfetto deflusso domenicale.
BOLZANO. Ondate di alpini a colpi di
treno. Fin dalle prime ore del mattino la stazione si è trasformata
letteralmente in un tappeto di penne nere. Ieri pensiline e binari hanno
sopportato il passaggio di circa 60.000 persone, oggi la grande preoccupazione
si chiama deflusso e nel giro di due giorni i treni speciali in transito
saranno addirittura 126. I numeri della struttura chiamata a reggere l’urto
sono da record per Bolzano: la polizia ferroviaria, comandante da Vincenzo
Tommaso, metterà in campo venticinque agenti per ogni quadrante (turno orario)
con supporti in arrivo da Trento, Rovereto, Verona, Brennero, Bressanone e
Fortezza. L’Ana, dal canto suo, piantona stabilmente i binari con una
quindicina di volontari all’interno della stazione per un totale di due turni
che coinvolge una trentina di alpini. Per comprendere meglio le proporzioni di
quel che sta accadendo, è sufficiente pensare che normalmente il funzionamento
della stazione è garantito con quadranti da cinque uomini Polder e i treni
regionali o interregionali di passaggio a Bolzano sono circa cento: meno della
metà di queste giornate. Le forze umane, dunque, quintuplicano mentre tutto
sembra procedere al meglio. "Stiamo cercando di reggere la situazione –
spiega Tommaseo – e i miei uomini si stanno comportando egregiamente. Oltre che
il classico compito di sorveglianza, infatti, rivestiamo anche una funzione di
accoglienza al pari dei volontari Ana che ci stanno fornendo un prezioso
aiuto". Trenitalia e Rfi, intanto, hanno mobilitato il proprio personale
e, oltre ai normali punti informativi, hanno inviato alcuni operatori a girare
per le pensiline dotati di apposito giubbotto di assistenza per chiunque avesse
domande o interrogativi. All’interno dei treni, carichi al limite della portata
e in gran parte di provenienza dal Triveneto, il servizio di controllo sarà
garantito dagli stessi agenti Polfer di supporto in arrivo e di ritorno dalle
città limitrofe, anche se chiaramente non è semplice gestire vagoni tanto
affollati. Per ora, comunque, tutto il sistema tiene e gli unici piccoli inconvenienti
sono stati una scazzottata tra pregiudicati venerdì notte e un lieve malore
accusato da una passeggera che ha richiesto l’intervento dell’ambulanza. Le
tante biciclette ammassate alla struttura, invece, sono state rimosse per
permettere il passaggio delle persone e stipate in un magazzino adiacente alla
stazione.
Oggi, comunque, sarà un’altra prova del fuoco
che preoccupa un poco i responsabili. "Stiamo predisponendo un quadro
molto preciso e organizzato per le partenze dalla città – ancora Tommaseo – in
perfetta collaborazione con Trenitalia". Dopo una primissima mattinata
che dovrebbe vedere l’arrivo delle ultime penne nere delle zone più vicine per
la sfilata, infatti, scatterà il piano deflusso. Le tre entrate principali
saranno adibite al solo verso di entrata, mentre per l’uscita si utilizzerà
l’ex deposito bagagli. I flussi, infatti, saranno quasi esclusivamente in
uscita e la preoccupazione è che un eccessivo affollamento possa portare a
pressioni o situazioni pericolose a ridosso dei binari e alla salita sui mezzi.
L’obiettivo, quindi, sarà di cercare il più possibile uno scaglionamento dei
viaggiatori in uscita aiutati, magari, dall’organizzazione stessa della sfilata
che prevede una certa distanza tra un gruppo e un altro. Ruggero Passalongo,
volontario Ana, butta acqua sul fuoco: "Abbiamo gestito tante Adunate e
riusciremo a garantire normali partenze anche domani. Certo, staremo fino a
tarda notte, ma tra alpini una soluzione si trova sempre. L’interesse generale,
comunque, è concentrato su come raggiungere Merano, le valli vicine o i vari
punti turistici. Le penne nere hanno subito voglia di scoprire l’Alto
Adige".
Alan Conti
FOTOGALLERY:
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Arrivato un treno di alpini |
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Prima operazione: uno sguardo alla cartina |
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Piazza Stazione sabato mattina |
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Già si comprano i biglietti per il ritorno |
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Penne nere scrutano i tabelloni |
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