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sabato 12 maggio 2012

Son, in un camper il cervello dell'Adunata


Il Servizio d'Ordine Nazionale davanti al camper telecomunicazioni

E' il servizio d'ordine nazionale che pattuglia tutto il territorio con 220 alpini rodati da decine di Adunate e situazioni di emergenza. Dal caravan passano tutte le informazioni e le forze dell'ordine si rivolgono a loro... 

BOLZANO. Una città allegramente sottosopra, migliaia di camper, centinaia di attendamenti, decine di trabiccoli e tutto si riconduce a un singolo, fondamentale, caravan. Sembra impossibile eppure all’interno della caserma Huber troviamo la testa di questo straordinario polipo che è l’Adunata degli Alpini: Il Servizio d’Ordine Nazionale, noto come Son. Due antenne altissime captano i segnali delle squadre dislocate su tutto il territorio urbano e dentro il mezzo della sezione Lecco confluiscono le informazioni dalle strade, dai campi, dalle palestre, dagli attendamenti e, soprattutto, dalle cerimonie ufficiali. Il maresciallo Guido Chierichetti (che lascia la vetrina ai suoi uomini) e il primo capitano Alfredo Nebiolo coordinano un team di 220 persone, diviso in squadre formate da 7-10 alpini distribuite in ogni angolo di Bolzano. Provengono da varie città, ma sono una squadra di ferro, rodata da una decina di Adunate passate insieme e, soprattutto, operazioni di emergenza come alluvioni o terremoti. Le forze dell’ordine locali, tanto per intenderci, si rivolgono a loro per districare matasse complicate come gli accampamenti abusivi: loro sanno come si parla, da alpino ad alpino. Tra loro anche la coppia Alessandro Mazzoni e Sandra Bagnoli che tra un mese diventeranno genitori, ma non hanno voluto rinunciare a questa emozione.
 "Gestiamo tutto – spiega Nebiolo – dall’arrivo alla partenza passando per le manifestazioni ufficiali, ammassamento, sfilata e scioglimento. Domenica sarà il giorno più emozionante in assoluto, anche se la marcia della bandiera di guerra è sempre carica di emotività". La manifestazione di domenica è l’unica occasione in cui il prezioso camper valicherà il cancello della caserma: "Prima delle 7 – spiega Silvano Riva - saremo già sotto la tribuna centrale. Avremo squadre posizionate lungo tutto il percorso a garantire la sicurezza e chiuderemo il corteo riprendendo mano a mano tutti gli uomini. I militari di stanza qui a Bolzano, però, ci hanno chiesto di sfilare con noi: è stato un grandissimo attestato di stima".  Tende abusive, lotta ai trabiccoli e furtarelli sono pane quotidiano del Son. "Sì, è vero – continua Riva – ma ci sono delle differenze. Sugli accampamenti liberi spesso la municipale chiede a noi di intervenire perché sappiamo come porci con gli alpini, ma generalmente il buon senso basta e avanza, anche perché la nostra tradizione impone di lasciare lo spazio in condizioni migliori di come lo si è trovato. Non a caso in molti tagliano l’erba e la sistemano prima di partire". Trabiccoli e furti? "I primi sono una preoccupazione di ogni Adunata, ma di difficile gestione. Per ora ne abbiamo sequestrati quattro. I furti, invece, sono piuttosto rari anche perché si rischia grosso a farsi scoprire da un alpino qualsiasi a borseggiare. Fino ad oggi, comunque, l’unico caso registrato è relativo a un 17enne pizzicato a rubacchiare". Bolzano, intanto, risponde in modo sorprendente: "La città ci ha accolto con calore – conferma Mazzoni - ringraziandoci in ogni occasione. Ha capito che non siamo assolutamente una prova di forza italiana, anzi, ci sono partecipanti tedeschi che tutti gli anni ci raggiungono. Non mettiamo la politica dove non deve trovare spazio". I tre grossi nodi gestionali, adesso, si chiamano afflusso, sfilata e scioglimento. "Molti alpini devono ancora arrivare – la previsione di Riva – quindi l’organizzazione va sempre più affinata. La sfilata, invece, è un’emozione unica e conteremo 85.000 partecipanti in fila per 9 anziché 11 a causa di alcune strade strette. I bolzanini devono partecipare perché sarà indimenticabile. Lo scioglimento, invece, prevede quasi sempre partenze immediate e il 70% degli alpini lascerà la città domenica sera. I campi, generalmente, possono rimanere occupati ancora per un paio di giorni, ma vi restituiremo una Bolzano perfetta, senza dubbio". A quel punto potrebbe arrivare la nostalgia: "A Trieste hanno patito una sorta di sindrome da nido vuoto. Se sarà così anche per voi vorrà dire che oltre alle strade vi avremo anche riempito il cuore".
Alan Conti

FOTOGALLERY (Tutte le foto sono a disposizione purchè se ne citi la fonte o il giornale Alto Adige):
Edoardo De Zanet, Serena Bagnoli (in dolce attesa) e Alfredo Nebiolo

Silvano Riva ci mostra l'interno del camper telecomunicazioni

Il Son al lavoro per garantire l'ordine dell'Adunata


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