Il Servizio d'Ordine Nazionale davanti al camper telecomunicazioni |
E' il servizio d'ordine nazionale che pattuglia tutto il territorio con 220 alpini rodati da decine di Adunate e situazioni di emergenza. Dal caravan passano tutte le informazioni e le forze dell'ordine si rivolgono a loro...
BOLZANO. Una città allegramente sottosopra, migliaia di
camper, centinaia di attendamenti, decine di trabiccoli e tutto si riconduce a
un singolo, fondamentale, caravan. Sembra impossibile eppure all’interno della
caserma Huber troviamo la testa di questo straordinario polipo che è l’Adunata degli Alpini: Il Servizio d’Ordine Nazionale, noto come Son. Due antenne
altissime captano i segnali delle squadre dislocate su tutto il territorio
urbano e dentro il mezzo della sezione Lecco confluiscono le informazioni dalle
strade, dai campi, dalle palestre, dagli attendamenti e, soprattutto, dalle
cerimonie ufficiali. Il maresciallo Guido Chierichetti (che lascia la vetrina
ai suoi uomini) e il primo capitano Alfredo Nebiolo coordinano un team di 220
persone, diviso in squadre formate da 7-10 alpini distribuite in ogni angolo di
Bolzano. Provengono da varie città, ma sono una squadra di ferro, rodata da una
decina di Adunate passate insieme e, soprattutto, operazioni di emergenza come
alluvioni o terremoti. Le forze dell’ordine locali, tanto per intenderci, si
rivolgono a loro per districare matasse complicate come gli accampamenti
abusivi: loro sanno come si parla, da alpino ad alpino. Tra loro anche la
coppia Alessandro Mazzoni e Sandra Bagnoli che tra un mese diventeranno genitori,
ma non hanno voluto rinunciare a questa emozione.
"Gestiamo tutto – spiega Nebiolo –
dall’arrivo alla partenza passando per le manifestazioni ufficiali,
ammassamento, sfilata e scioglimento. Domenica sarà il giorno più emozionante
in assoluto, anche se la marcia della bandiera di guerra è sempre carica di
emotività". La manifestazione di domenica è l’unica occasione in cui il
prezioso camper valicherà il cancello della caserma: "Prima delle 7 –
spiega Silvano Riva - saremo già sotto la tribuna centrale. Avremo squadre
posizionate lungo tutto il percorso a garantire la sicurezza e chiuderemo il
corteo riprendendo mano a mano tutti gli uomini. I militari di stanza qui a
Bolzano, però, ci hanno chiesto di sfilare con noi: è stato un grandissimo attestato
di stima". Tende abusive, lotta
ai trabiccoli e furtarelli sono pane quotidiano del Son. "Sì, è vero –
continua Riva – ma ci sono delle differenze. Sugli accampamenti liberi spesso
la municipale chiede a noi di intervenire perché sappiamo come porci con gli
alpini, ma generalmente il buon senso basta e avanza, anche perché la nostra
tradizione impone di lasciare lo spazio in condizioni migliori di come lo si è
trovato. Non a caso in molti tagliano l’erba e la sistemano prima di
partire". Trabiccoli e furti? "I primi sono una preoccupazione di
ogni Adunata, ma di difficile gestione. Per ora ne abbiamo sequestrati quattro.
I furti, invece, sono piuttosto rari anche perché si rischia grosso a farsi
scoprire da un alpino qualsiasi a borseggiare. Fino ad oggi, comunque, l’unico
caso registrato è relativo a un 17enne pizzicato a rubacchiare". Bolzano,
intanto, risponde in modo sorprendente: "La città ci ha accolto con
calore – conferma Mazzoni - ringraziandoci in ogni occasione. Ha capito che non
siamo assolutamente una prova di forza italiana, anzi, ci sono partecipanti
tedeschi che tutti gli anni ci raggiungono. Non mettiamo la politica dove non
deve trovare spazio". I tre grossi nodi gestionali, adesso, si chiamano
afflusso, sfilata e scioglimento. "Molti alpini devono ancora arrivare –
la previsione di Riva – quindi l’organizzazione va sempre più affinata. La
sfilata, invece, è un’emozione unica e conteremo 85.000 partecipanti in fila
per 9 anziché 11 a causa di alcune strade strette. I bolzanini devono
partecipare perché sarà indimenticabile. Lo scioglimento, invece, prevede quasi
sempre partenze immediate e il 70% degli alpini lascerà la città domenica sera.
I campi, generalmente, possono rimanere occupati ancora per un paio di giorni,
ma vi restituiremo una Bolzano perfetta, senza dubbio". A quel punto
potrebbe arrivare la nostalgia: "A Trieste hanno patito una sorta di
sindrome da nido vuoto. Se sarà così anche per voi vorrà dire che oltre alle
strade vi avremo anche riempito il cuore".
Alan Conti
FOTOGALLERY (Tutte le foto sono a disposizione purchè se ne citi la fonte o il giornale Alto Adige):
Edoardo De Zanet, Serena Bagnoli (in dolce attesa) e Alfredo Nebiolo |
Silvano Riva ci mostra l'interno del camper telecomunicazioni |
Il Son al lavoro per garantire l'ordine dell'Adunata |
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