Gli alpini: "Bolzano ci sorprende"

La Cittadella degli Alpini sul Talvera in attesa dell'inaugurazione

I timori di una Bolzano diffidente si dissolvono in fretta e comincia la festa. Città trasformata, campi al 40% e i trabiccoli fanno discutere.

BOLZANO. Ci siamo: è arrivata l’Adunata. Ieri è stato il primo giorno di contatto concreto di Bolzano con il suo evento più grande. Le previsioni fantasiose e i primi scampoli di attendamenti degli ultimi giorni hanno lasciato spazio a un massiccio arrivo di penne nere: sul calar della sera l’Ana ha calcolato il 40% di copertura delle piazzole nei campi. Città e alpini cominciano a prendere confidenza svelandosi i primi timori d’approccio per poi sciogliersi in un abbraccio festoso.

 I CAMPI. Parco Baden Powell è ormai un campeggio all’aria aperta punteggiato di tendoni e camper. Torino, Treviso, le città abruzzesi, Parma, Pordenone: in pochi metri c’è tutto lo Stivale e i bolzanini, curiosi, camminano nell’insolita Italia in miniatura. A un tavolo una ventina di veci canta a squarciagola: dal Friuli alla Sicilia hanno già trovato affiatamento. "Siamo amici, ci troviamo vicini in questa occasione di festa e subito condividiamo la stessa tavolata". Nella piccola piazzetta davanti alla sede della Cgil di via Roma, intanto, i ragazzi di San Benigno (Cuneo) si destreggiano tra paletti e picchetti porgendoci, immediati, il cappello. "Vuoi bere il vino da qui?". Il gesto rientra tra gli onori massimi e rende l’idea di come ci sia voglia di contatto con i bolzanini. La sarabanda delle passeggiate segna un poco il passo nell’area di via Pacinotti, dove i camper sono ancora pochi e il grosso dell’affluenza è atteso tra domani e venerdì notte. Assai più vivace la situazione in via Einstein: all’ombra del famoso bunker e della torre della  Salewa i prati si infittiscono di tendoni. "Il terreno non è il massimo per drenare l’eventuale pioggia e manca ancora l’acqua nei rubinetti, ma noi siamo qui per una festa" raccontano picchetto alla mano gli alpini di Lecco. Poco più in là gli operai di una compagnia telefonica terminano l’installazione di una grossa antenna per evitare black out di segnale. "Possiamo dire che i campi sono al 40% occupati – le parole di Guido Ferrrari dell’Ana – ma tra oggi e domani ci aspettiamo altri massicci arrivi".

 LE BRANDE. Il padiglione della fiera e la pista del Palaonda paiono irreali, ricoperti come sono di brande e materassini. L’instancabile lavoro di posa del gruppo alpini di San Giacomo si è concluso: 3.700 posti letti sono pronti ad ospitare le penne nere. Da oggi i pullman cominceranno a scaricare gli ospiti di uno dei dormitori più grandi che Bolzano abbia mai conosciuto. "Noi abbiamo aperto circa 1500 brande – spiega il segretario Alcide Dondio – e il resto è a disposizione di chi si porta da sé l’attrezzatura per dormire".

TRABICCOLI. "Ohi, zò le man dai trabicoli".  Nel campionario delle frasi degli alpini, non appena si accorgono di incontrare un bolzanino, gli ormai famosi motorini con riporto vino sono diventati un must. Dopo la proverbiale offerta di vino che la lucidità alla tastiera sconsiglia di accettare, ecco che la notizia diffusa dal nostro giornale sulla tolleranza zero per i trabiccoli tiene banco sui tavoli da campo. "Voglio proprio vedere quando saranno 500.000 come hanno intenzione di fermarci" le parole di una penna nera di Pinerolo.  "Lo scriva bene chiaro – il perentorio monito del gruppo di san Benigno di Cuneo – che se i vigili vogliono fermare i trabiccoli devono venire a dircelo in faccia". A Torino, l’anno scorso, la municipale nemmeno ci provò a innescare una crociata persa in partenza. "C’era di tutto, Bolzano non può pensare di portare fino in fondo questa scelta" la previsione di un amministratore del capoluogo piemontese. Girando tra le tende, però, si scopre di un’Adunata che ha preoccupato più di un alpino che solo adesso comincia a ricredersi. "C’erano molti timori – spiega senza giri di parole Gianni Albertinelli del coro Monte Alto Rogno di Bergamo arrivato ieri al campo di piazzale Primo Maggio – per una Bolzano maldisposta verso questa manifestazione. Qualcuno aveva ipotizzato problemi di sicurezza per la marcia degli Schȕtzen e una brutta atmosfera, invece abbiamo trovato solo sorrisi e tanta accoglienza. Ci state sorprendendo molto positivamente". Concetti simili quelli esposti da Ernesto Camerin della sezione di Lecco: "C’era la preoccupazione di una città chiusa che subisce l’Adunata senza volerla. Ora ci sembra il contrario". Sergio Ambanelli di Langhirano (Parma), invece, sprizza entusiasmo. "Ho abitato a Bolzano più di 40 anni fa e sono felice di trovare una realtà cresciuta, finalmente matura per superare le barriere etniche e godersi quella che è soltanto una festa senza spaccature o divisioni".

PARCO VITTORIA. Continua, intanto, la sistemazione dell’”hardware” necessario all’Adunata. Le tribune di piazza Adriano e Tribunale sono state ultimate ieri con conseguente oscuramento del discusso Duce a cavallo. Le strutture hanno letteralmente incantato i bolzanini, impressionati dalla portata e scatenati con le macchine fotografiche. Dietro al Monumento della Vittoria, intanto, la telenovela sull’accampamento politicamente pericoloso si arricchisce di una nuova puntata: il completo transennamento e l’affissione di espliciti cartelli di divieto. Il buco verde che si crea alle spalle dell’enorme tendone dell’Osteria Veneta appare sempre più come un pugno nell’occhio: stucchevole monumento vuoto alle fobie etniche. "Questa polemica è ridicola – commenta una penna nera – perché noi piantiamo la tenda solo per festeggiare. Le nostre bandiere non sono mica perenni o politiche come quella di Armstrong sulla luna". La gioia della cittadella alpina sul Talvera riconcilia con l’allegria dell’evento e lascia alle spalle il triste deserto di una piazza vicina pochi passi ma che appare lontana come la luna. 

Alan Conti

FOTOGALLERY (Tutte le foto sono disponibili purchè se ne citi la fonte o il giornale Alto Adige. Grazie.):

Cittadella degli Alpini

Passeggiate Lungo Isarco: si canta e si balla

Attendamento da ponte Roma

Il cartello dietro al Monumento

Il gruppo alpini di San Benigno (Cuneo)

Alpini di San Benigno (Cuneo) al montaggio

Il Parco del Monumento recintato

La tribuna di piazza Tribunale

Le migliaia di brande nel padiglione della fiera

Piazzola in attesa di occupanti

Mezzi alpini in via Einstein

Striscione d'accoglienza in fiera

Camper davanti al bunker di via Einstein