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BOLZANO. La bicicletta è molto meglio dell’automobile. In Alto Adige, per la verità, in molti ne erano già convinti ma ora la tendenza sembra allargarsi a tutta l’Italia. E’ di oggi, infatti, il dato proposto da Fabio Tonacci su Repubblica del sorpasso delle biciclette vendute rispetto alle automobili. Sono 1.750.000, infatti, le due ruote acquistate dagli italiani nel 2011 contro il 1.748.143 di vetture immatricolate nello stesso anno. Un sorpasso che appare poca cosa sotto il profilo numerico, ma che non lo è affatto se si pensa che solo l’anno prima lo scarto a favore delle automobili era di circa 300mila unità. Dunque la crisi rivaluta pedali e manubrio dando ragione a una scelta ormai connaturata alla città di Bolzano che di certo, con buona pace di Ferrara, è la più “ciclabile” d’Italia. Gli esperti sostengono, infatti, che negli spostamenti su una distanza massima di cinque chilometri non c’è mezzo che possa competere con la bici. Se si calcola che da via Einstein a ponte Sant’Antonio passano sette chilometri significa che per costi, tempi, agibilità e parcheggio praticamente tutta l’area urbana del capoluogo è meglio percorrerla sui pedali. Il tutto a prescindere dai due euro al litro per la benzina o i 7mila euro di media che Federconsumatori dice necessari alla manutenzione di un auto. Al dato sugli acquisti delle bici, in ogni caso, vanno aggiunti anche 200mila restauri di vecchie biciclette rispolverate dalle cantine e rimesse in strada: c’è voglia, insomma, di valorizzare anche gli oggetti più datati. Il motore elettrico e i modelli ibridi, infine, hanno abbattuto anche i limiti d’età. La radiografia statistica italiana, in ogni caso, restituisce un Paese ancora lontano dalle eccellenze tedesche. I chilometri di ciclabile sul territorio, per esempio, in Italia sono 4.001 contro i 40.000 della Germania, mentre il confronto sulla diffusione delle bici è impietoso: 25 milioni italici contro i 72 teutonici. L’ultimo raffronto è con i Paesi Bassi e riguarda gli spostamenti urbani su due ruote: in Olanda sono il 27%, in Italia la miseria del 3,8%. Se nel resto delle amministrazioni del Belpaese dopo l’acquisto delle bici si decide anche di trovare il modo di farle funzionare al meglio conoscono l’indirizzo: li ospitiamo volentieri.
Alan Conti
TCA ALTO ADIGE TV
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