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domenica 14 ottobre 2012

Processo Laimer: tutte le domande e gli scenari

L'assessore Michl Laimer domani in tribunale
BOLZANO. Dunque domani si aprono le porte dell’aula del tribunale per l’ex assessore provinciale Michl Laimer. Parole e inchiostro sono scesi a fiumi sulla questione, ma il tema è delicato e complesso e alla vigilia di un passaggio anche storico per le dinamiche del nostro territorio può essere utile fare chiarezza ipotizzando scenari e rispondendo ad alcune domande basilari sulla vicenda.

Di cosa è accusato l’assessore?
In gioco ci sarebbe la concessione di dodici grandi centrali idroelettriche altoatesina avvenuta con delibera provinciale il 30 dicembre 2009. Secondo l’accusa Sel avrebbe ottenuto una corsia preferenziale nella gara che dovrebbe essere libera e senza condizionamenti. Un vantaggio concrettizatosi nella possibilità di visionare le proposte dei concorrenti consegnate entro il 30 dicembre 2005, correggere la propria e rimetterla segretamente nelle mani di Laimer alla fine di aprile 2006, ben oltre la scadenza ufficiale. L’incremento sulla documentazione secondo la procura sarebbe di addirittura 900 pagine. Tra gli accusati, dunque, figura anche l’ex direttore di Sel Maximilian Rainer.
Ci sono prove salienti?
Agli atti è presente un documento firmato direttamente dall’Ufficio Elettrificazione nel quale si segnalava la procedura probabilmente irregolare. Ci sarebbe, inoltre, la deposizione del super testimone Armin Kager, all’epoca dipendente Sel, che avrebbe assistito alla consegna della nuova proposta di concessione riveduta e corretta nelle mani dell’assessore.
Quale potrebbe essere la sentenza?
In realtà sembra profilarsi un patteggiamento all’orizzonte. Laimer, in ogni caso, è accusato di tentata concussione, turbativa d’asta, abuso d’ufficio, falso ideologico e rivelazione del segreto d’ufficio. L’accordo potrebbe attestarsi al di sotto dei due anni, ma il patteggiamento è per sempre una formula che prevede un’ammissione di colpa. Ancora da definire la posizione di Rainer che potrebbe andare al rito abbreviato quindi dibattimento sulle prove finora acquisite e pena eventualmente decurtata.
Con il patteggiamento finisce tutto?
Al contrario perché il conto salato potrebbe arrivare con la parte civile della questione. Quella, insomma, che riguarda i soldi e i rimborsi. La condanna, infatti, porterebbe alla revoca delle concessioni e possibile riconoscimento del danno per i competitor. Enel e Ae potrebbero essere i maggiori beneficiari, ma si parla di un conto di centinaia di milioni di euro. Per capirne le proporzioni basta pensare che la scure di Monti, a confronto, è acqua fresca.

Alan Conti
TCA ALTO ADIGE TV

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