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venerdì 28 marzo 2014

A tavola contro la mafia


Certi argomenti, si sa, si affrontano meglio davanti a un piatto fumante. Così il coordinamento altoatesino dell’associazione “Libera” in collaborazione con la cooperativa sociale “Altrocatering” organizza quattro incontri a tavola con operatori impegnati nella confisca dei beni alla mafia. Una rassegna intitolata “La legalità nel piatto” inserita nella piattaforma delle resistenze contemporanee e imperniata sulla filosofia di “Libera Terra” impegnata, appunto, a difendere con ogni mezzo la cultura della legalità.
 Si parte sabato prossimo per una cena siciliana con la cooperativa “Beppe Montana”, commissario catanese ucciso da Cosa Nostra nel 1985 a Palermo, che gestisce terreni tra Catania e Siracusa. Quattro giovani soci lavoratori coordinano la lavorazione di 75 ettari sui Comuni di Belpasso, Rammacca, Motta, Sant’Anastasia e Lentini con il supporto del Consorzio Etneo per la Legalità e lo Sviluppo. Ragazzi che lavorano sulle terre confiscate alla famiglia dei Riela e ai loro fiancheggiatori ora cedute in comodato d’uso dai Comuni. La coltivazione avviene seguendo i dettami biologici di una cooperativa che si inquadra nella tipologia B con il 30% dei soci, quindi, considerati lavoratori svantaggiati. A farla da padrone, chiaramente, sono l’agrumeto, l’uliveto, l’ortiva e il seminativo. Commercializzati con il marchio “Libera Terra”, invece, i prodotti finiti come olio, conserve o farina.
Il 5 aprile fornelli nelle mani dei rappresentanti della coop “Le terre di don Peppe Diana” e le loro prelibatezze campane mentre l’11 aprile spazio alla cena calabra con i prodotti della cooperativa “Valle del Marro”. Chiusura il 18 aprile con la curiosa fusion trentino calabrese proposta dalla coop “Ichora”.
Tutte le cene si terranno nella sede di “Altrocatering” in via Torino 82 e costano 15 euro a serata. Esiste anche la possibilità di sottoscrivere un abbonamento per tutti gli incontri a 50 euro. Prenotazione e informazioni all’indirizzo mail ilmondoinpappa@gmail.com

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