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lunedì 24 marzo 2014

Assistenza a domicilio: solo un direttore per il Comprensorio


Di due uno. Quello che potrebbe sembrare un dimezzamento legato all’ormai imperante spending review si trasforma nel Comprensorio di Bassa Atesine e Oltradige in una piccola rivoluzione. Il campo è quello del servizio di assistenza domiciliare e il battito di farfalla che attiva il turbine è la pubblicazione del bando per il reclutamento di un nuovo coordinatore socio sanitario. La ratio è semplice: riunire in due singole mani quello che prima veniva suddiviso in più teste rispondendo, logicamente, a una logica di risparmio ma anche alla ricerca di più efficacia.
 Un cambio di orizzonte sostenuto dal direttore dei servizi sociali del Comprensorio Bernhard von Wohlgemuht: “Avremo una persona sola che gestirà una pianta organica di 24 dipendenti con una visione unica andando a semplificare, per esempio, il raddoppio di questa funzione che avevamo nella Bassa Atesina. Risparmieremo e saremo più efficienti”. Ci perdoni, direttore, ma l’equazione della più efficienza con meno personale ha del miracoloso. “Non è così e si tratta proprio di concentrarsi sull’organizzazione. Noi seguiamo complessivamente 347 utenti su un bacino di 25.000 e 27.000 abitanti nelle due aree del Comprensorio. Sono numeri che possono essere gestiti da un coordinatore senza panico”. I cambiamenti, però, sono nella pratica quotidiana. “Esattamente - continua il direttore - e le faccio un esempio concreto. Fino ad ora in Bassa Atesina avevamo la divisione dei due settori “monte” e “valle” che procedevano in modo abbastanza indipendente tra loro. Ora se capita una giornata in cui monte ha più lavoro e valle meno si può tranquillamente organizzare un travaso di risorse temporaneo senza troppi passaggi burocratici.  Anzi, senza nessuna trafila perché la competenza sarà tutta del singolo coordinatore”.
Nello specifico c’è ancora tempo per proporsi all’assunzione dato che il bando scadrà il 26 marzo. Attenzione ai requisiti minimi che rispondono alla V qualifica professionale ovvero patentino di bilinguismo di livello C e diploma di assistente geriatrico o di operatore socio-assistenziale. Necessaria, inoltre, un’esperienza almeno biennale nell’assistenza agli anziani nei centri di degenza o nell’aiuto domiciliare. Tutti i titoli o le esperienze superiori vanno bene e portano, chiaramente, a inquadramenti migliori. L’assunzione avviene come copertura di una funzione e non di pianta organica: piccolo sofismo burocratichese per incatenare il contratto alla pura gestione del servizio senza altri orizzonti.  In ogni caso l’occasione è ghiotta: gestire una piccola rivoluzione non è affare da tutti i giorni. 
Alan Conti

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