In un momento di tagli a pioggia su tutti i settori 13,5
milioni di euro di finanziamento provinciale non passano a lungo inosservati e
ben presto gli occhi di Team Autonomie hanno preso in esame questa consistente
somma di denaro girata da Palazzo Widmann all’associazione Alphabeta. A stonare
nelle orecchie della consigliera provinciale Elena Artioli, del collega
comunale Claudio Degasperi e del presidente dei giovani Lorenzo Barzon è anche
la parte di questa somma finalizzata ai corsi in carcere. La somma,
chiaramente, è un cumulo dei contributi ricevuti negli anni. “Dal 1987 ad oggi
la cassa pubblica ha versato esattamente 13.547.916,29 euro – scrive Artioli –
in incarichi conferiti per corsi di seconda lingua per disoccupati oltre a
misure di educazione permanente e progetti di tipo culturale nella prigione di
Bolzano”. I dati arrivano da una risposta dell’assessore competente Philipp
Achammer a precisa interrogazione presentata in Consiglio Provinciale. Nello
stesso documento Team Autonomie avanzava decise perplessità sulla presenza nel
settore lingue dell’ufficio educazione permanente di una collaboratrice legata
da stretto grado di parentela con un dirigente della stessa Alphabeta. “Nessun
rischio di conflitto d’interesse perché la persona in questione non ha alcun
ruolo nel processo decisionale che spetta ai dirigenti” ha tagliato corto
Achammer.
“Non è in discussione
che Alphabeta debba esistere ed è giusto così – conclude Artioli – ma di fronte
a cifre importanti e in tempi in cui si taglia su corsi rivolti agli
altoatesini dovrebbe essere obbligatorio mantenere una certa pluralità nei
finanziamenti evitando ogni rischio di monopolio. Ad usufruire di questi soldi,
infatti, sono in larga parte cittadini stranieri se pensiamo che nella Casa
Circondariale bolzanina sono almeno il 70% dei carcerati”.
Alan Conti
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