Cerca nel blog

lunedì 31 marzo 2014

Roggia, un libro lo racconta


Per fare il navigatore bisogna essere capaci di guardare oltre. Oltre una curva, oltre una nuvola. Loris Roggia lo ha sempre saputo fare perfettamente e non a caso nel rally è tra i grandissimi campioni del panorama italiano. Il 21 giugno 2013, però, un tremendo muretto di un trullo di Santa Maria di Leuca in Salento ha fermato la corsa nella vita di Loris e costretto la moglie Cristina Larcher, stretta ai figli Matteo, Christian e Alessandro, a gettare oltre l’ostacolo il cuore assieme allo sguardo. Temprata dall’identica passione del marito, Cristina ha sempre tenuto vivo il nome di Roggia e per il decennale ha confezionato un libro che è, al contempo, omaggio e scoperta. Raccogliendo oltre cento racconti di chi Loris lo aveva conosciuto e amato, incastonati tra la prefazione della sorella Loretta Roggia e il toccante epilogo dei figlio, Cristina ha regalato un quadro di aneddoti, scoperte e storie difficilmente sintetizzabile. Un compendio di vita presentato ieri sera nella sala di rappresentanza del Comune davanti a una folla talmente numerosa da aver sconsigliato l’utilizzo della sala di via Grappoli considerata troppo piccola. Un incontro di grande successo fortemente voluto dal Circolo Cittadino. Una presentazione che aveva registrato uguale entusiasmo nella nativa Schiavon nel vicentino certificando un sentimento per Roggia che ad anni di distanza travalica i chilometri.
 Bolzano, dunque, conferma tutto il suo affetto per questo figlio adottivo che ne ha reso famoso il nome nel mondo con l’abbraccio di amici, parenti, semplici curiosi o ammiratori. ”Loris…la semplicità dei grandi” il titolo del volume curato anche da Claudio Carusi, Monica Bellavista e Germano Bollini dello staff di “Rallylink”. Il libro, infatti, non è una semplice celebrazione, ma anche un percorso nella storia del rally con le gesta di personaggi del calibro di Giovanni Del Zoppo, Massimo Ercolani, Micky Biasion, Fabrio Frisiero e Andrea Aghini.
 “Non è vero che il tempo aiuta – il pugno nello stomaco di Cristina – perché serve solo a mangiare i ricordi allontanati negli anni. Non volevo che i miei figli rimanessero privi di una forte memoria di loro padre e così si è innescata la molla per questo volume. Inizialmente ero preoccupata dall’affidare la sua riuscita alla scrittura di altri e la lontananza dalla morte di Loris mi sembrava forse troppa. Poi è arrivato il primo racconto di un pilota delle Canarie: vivido, vero, ho rivisto mio marito. Ho pensato che se gli altri novantanove fossero stati anche solo un decimo intensi ne sarebbe uscita un’opera straordinaria da regalare ai miei figli. Così è stato”. A fare da gran cerimoniere della serata la voce storica dei motori Ezio Zermiani. “Roggia, come Senna, era tra i pochissimi che oltre agli straordinari risultati sportivi cercava sempre quel qualcosa in più per la sicurezza di tutti. La sua morte, come quella di Ayrton, ha salvato sicuramente molte vite”. Presente anche il sindaco Luigi Spagnolli che ha voluto “ringraziare un personaggio sportivo dalla grande umanità che ha dato grande vigore e sviluppo alla comunità cittadina degli amanti delle auto. Sono contento e orgoglioso che Bolzano non dimentichi uomini di valore”.
 Un libro che è un dono di sua madre ai suoi figli e una chiave per guardare un poco più in là nella memoria. Oltre.
Alan Conti



Nessun commento:

Posta un commento