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lunedì 31 marzo 2014

Vineum, a Cornaiano nasce una stella


Una stella per Cornaiano: la forma stellare del sole nello stemma municipale, quella stella che si costruisce simbolicamente sezionando la conformazione urbanistica del paese e ancora la stella che dovrà brillare turisticamente. Il nuovo Vineum è stato tratteggiato dalle creative matite degli architetti Matteo Scagnol e Thomas Hundt, brissinese il primo e tedesco originario di Stoccarda il secondo. Sono loro, sotto le insegne dello studio “Modus Architects” ad aver vinto il concorso per la riqualificazione, o meglio, valorizzazione di questo sistema di antiche cantine che attraversa in profondità Cornaiano. Arterie da rendere pulsanti architettonicamente, ma  anche dal punto di vista dell’esposizione artistica interna. Così è nata la sinergia di un progetto che ha visto Scagnol occuparsi dell’edificio uscente e Hundt del percorso interno.
 La struttura, dunque, ruota attorno alla stella e al concetto stesso di casa e cantina. “Cornaiano – spiega Scagnol – presenta una mappa che incredibilmente può essere sezionata in un pentagono che ricorda una stella. Abbiamo ripreso questo elemento nella volta e nella concezione dell’opera affiancando il giorno dell’entrata con l’oscurità delle cantine in un richiamo dello scudo municipale. L’architettura dell’edificio non è troppo impattante sul contesto urbanistico, poggia solo sui quattro angoli e lascia grande respiro con ampio uso del vetro mentre gli archi triangolari richiamano i vecchi filari, ma anche i tetti”. Il vetro, chiaramente, gioca un ruolo centrale. “E’ un materiale particolare capace di riflettere un’ampia gamma di colori che renda la struttura cangiante secondo il mutare delle condizioni di luminosità e delle stagioni, tema ripreso nelle cantine. Personalmente amavo l’idea di rendere il tutto dorato con il riflesso del sole perché il vino, le botti e le bottiglie sono da sempre il tesoro di questa terra”. Prevista anche un’area caffè con apertura in terrazza all’esterno vicino alla rete ciclabile e uno shop: tutto senza divisioni nette in una sorta di open air modulabile con l’uso dei mobili. Al piano superiore uffici e spazi amministrativi.
 Il percorso sotterraneo, come detto, è il cuore del progetto e Scagnol lo ha affidato a Hundt, uno a cui Skoda ha messo la chiavi in mano non di una macchina, ma del suo museo centrale in Repubblica Ceca. “Ho pensato di sviluppare attraverso le cantine il succedersi delle stagioni affiancate a una tematica precisa per ognuna di loro. Nel primo complesso, tre spazi paralleli, ho posizionato la primavera abbinata alla cultura con ampie lastre di vetro al pavimento contenenti gli antichi attrezzi del mestiere. Raccordata da un piccolo passaggio ecco una lunga cantina per l’estate caratterizzata dalla cultura tramite una lunghissima tavola interattiva da 90 posti che apre a mille possibilità di utilizzo. Per questo vano potremmo prevedere anche un’entrata autonoma”. Rimangono autunno e inverno. “Il primo – conclude Hundt – è abbinato alla scienza e vedrà la sua cantina ospitare importanti elementi richiamanti le forme del grappolo d’uva con, all’interno, materiale multimediale per una vera e propria immersione in questa cultura. Infine l’inverno va in parallelo con la mitologia in una cantina in cui saranno posizionati grandi libri con la storia della cultura enologica della zona, ma anche impattanti video proiettati sui muri per un’esperienza che sia quanto più totalizzante”.
 Tutti i dieci progetti presentati dal concorso rimarranno in mostra da oggi fino a domenica con orario 9-12 e 15-18 nella cantina comunale K7. Ormai, però, ci sono pochi dubbi: a Cornaiano sta nascendo una stella. 
Alan Conti

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