Una stella per Cornaiano: la forma stellare del sole nello
stemma municipale, quella stella che si costruisce simbolicamente sezionando la
conformazione urbanistica del paese e ancora la stella che dovrà brillare
turisticamente. Il nuovo Vineum è stato tratteggiato dalle creative matite
degli architetti Matteo Scagnol e Thomas Hundt, brissinese il primo e tedesco
originario di Stoccarda il secondo. Sono loro, sotto le insegne dello studio
“Modus Architects” ad aver vinto il concorso per la riqualificazione, o meglio,
valorizzazione di questo sistema di antiche cantine che attraversa in
profondità Cornaiano. Arterie da rendere pulsanti architettonicamente, ma anche dal punto di vista dell’esposizione
artistica interna. Così è nata la sinergia di un progetto che ha visto Scagnol
occuparsi dell’edificio uscente e Hundt del percorso interno.
La struttura, dunque,
ruota attorno alla stella e al concetto stesso di casa e cantina. “Cornaiano –
spiega Scagnol – presenta una mappa che incredibilmente può essere sezionata in
un pentagono che ricorda una stella. Abbiamo ripreso questo elemento nella
volta e nella concezione dell’opera affiancando il giorno dell’entrata con
l’oscurità delle cantine in un richiamo dello scudo municipale. L’architettura
dell’edificio non è troppo impattante sul contesto urbanistico, poggia solo sui
quattro angoli e lascia grande respiro con ampio uso del vetro mentre gli archi
triangolari richiamano i vecchi filari, ma anche i tetti”. Il vetro,
chiaramente, gioca un ruolo centrale. “E’ un materiale particolare capace di
riflettere un’ampia gamma di colori che renda la struttura cangiante secondo il
mutare delle condizioni di luminosità e delle stagioni, tema ripreso nelle
cantine. Personalmente amavo l’idea di rendere il tutto dorato con il riflesso
del sole perché il vino, le botti e le bottiglie sono da sempre il tesoro di
questa terra”. Prevista anche un’area caffè con apertura in terrazza
all’esterno vicino alla rete ciclabile e uno shop: tutto senza divisioni nette
in una sorta di open air modulabile con l’uso dei mobili. Al piano superiore
uffici e spazi amministrativi.
Il percorso
sotterraneo, come detto, è il cuore del progetto e Scagnol lo ha affidato a
Hundt, uno a cui Skoda ha messo la chiavi in mano non di una macchina, ma del
suo museo centrale in Repubblica Ceca. “Ho pensato di sviluppare attraverso le
cantine il succedersi delle stagioni affiancate a una tematica precisa per
ognuna di loro. Nel primo complesso, tre spazi paralleli, ho posizionato la
primavera abbinata alla cultura con ampie lastre di vetro al pavimento
contenenti gli antichi attrezzi del mestiere. Raccordata da un piccolo
passaggio ecco una lunga cantina per l’estate caratterizzata dalla cultura
tramite una lunghissima tavola interattiva da 90 posti che apre a mille
possibilità di utilizzo. Per questo vano potremmo prevedere anche un’entrata
autonoma”. Rimangono autunno e inverno. “Il primo – conclude Hundt – è abbinato
alla scienza e vedrà la sua cantina ospitare importanti elementi richiamanti le
forme del grappolo d’uva con, all’interno, materiale multimediale per una vera
e propria immersione in questa cultura. Infine l’inverno va in parallelo con la
mitologia in una cantina in cui saranno posizionati grandi libri con la storia
della cultura enologica della zona, ma anche impattanti video proiettati sui
muri per un’esperienza che sia quanto più totalizzante”.
Tutti i dieci progetti presentati dal concorso rimarranno in mostra da oggi fino a domenica con orario 9-12 e 15-18 nella cantina comunale K7. Ormai, però, ci sono pochi dubbi: a Cornaiano sta nascendo una stella.
Tutti i dieci progetti presentati dal concorso rimarranno in mostra da oggi fino a domenica con orario 9-12 e 15-18 nella cantina comunale K7. Ormai, però, ci sono pochi dubbi: a Cornaiano sta nascendo una stella.
Alan Conti
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