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mercoledì 26 maggio 2010
A ruba le magliette dell'Inter
Alto Adige — 22 maggio 2010 pagina 17 sezione: CRONACA
BOLZANO. La febbre del tifo, ma anche quella dell’anti-tifo, sale a Bolzano dove la finale di Champions League, in programma questa sera tra Inter e Bayern Monaco, influenza la vendita dei prodotti delle bancarelle in Centro. A raccontarlo è Majkl Dinga, commesso nello stand “Mineral Market” di piazza del Grano: autentico feudo delle magliette da gioco dei calciatori. Majkl ha assistito in questi giorni a un vero e proprio assalto alle casacche nerazzurre o biancorosse. «In questi giorni stiamo vendendo solo quelle e abbiamo dovuto dare fondo a tutte le scorte perché la richiesta è stata veramente altissima. Ci aspettavamo una forte domanda, ma non a questi livelli».In una città divisa tra Dante e Goethe o, per meglio dire, tra Balotelli e Lahm, la sfida di Madrid rappresenta qualcosa in più di una semplice partitissima. Chi si immagina, però, italiani e tedeschi fedelmente schierati in difesa dell’onore nazionale sbaglia di grosso. «Tantissimi italiani hanno fatto incetta di magliette del Bayern: sono tutti juventini, milanisti, romanisti, ma anche laziali, sampdoriani, genoani, addirittura qualche granata del Torino. Posso dire che tutti i tifosi italiani non interisti questa sera incroceranno le dita perché la coppa dalle grandi orecchie possa godersi la prossima Oktoberfest. Stesso discorso per tutti i clienti tedeschi che non possono vedere la squadra di Monaco e che si sono già attrezzati per correre in piazza Vittoria a festeggiare l’Inter...». Se italiani e tedeschi sono i clienti, non altrettanto si può dire per i giocatori scelti, quasi tutti stranieri. Vero che per la squadra di Milano risulta arduo scegliere un campione nazionale, stupisce di più la scelta dei fan del Bayern. «Nessuna maglietta di Lahm, per esempio, ci è stata chiesta. Tutti vogliono Robben, Gomez e qualcuno anche Ribery, nonostante non sia della partita. Tra gli interisti, invece, spopolano Milito, Eto’o e Cambiasso». La questione, comunque, sembra tutta bolzanina: «Pochissimi turisti comprano le maglie, sono più i residenti a sentire il match in modo così passionale». L’austera Bolzano, quindi, si rivela per una volta più calda che mai e solo su una cosa si può scommettere: comunque vada questa sera saranno in tanti a fare festa. (a.c.)
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