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lunedì 3 maggio 2010

Un nuovo spazio per il club La Ruga e ora Oltrisarco si sente meno isolata


Alto Adige — 30 aprile 2010 pagina 37 sezione: AGENDA

BOLZANO. Una casa per anziani aperta a giovani e ragazzi. Inaugurato ieri in via Riva del Garda il nuovo spazio “Punto Cultura” di Oltrisarco: sostanzialmente la nuova sede del Club La Ruga che ospiterà iniziative dell’associazione Aessebi dei servizi bibliotecari e alcuni corsi Cesfor. Un connubio generazionale inserito ai limiti di un quartiere come Oltrisarco che ha cronica fame di eventi e considerazione. Dal ramino ai corsi musicali per adolescenti, dalle feste dei nonni alle iniziative di promozione della lettura giovanile come Serendipity: tutto troverà posto in questi due piani consegnati ieri dal sindaco Luigi Spagnolli e dal vicepresidente provinciale Cristian Tommasini. La nuova sede, infatti, nasce da un lavoro di partnership tra le due amministrazioni, tessuto negli anni. Raggiante la presidente de “La Ruga” Mariagrazia Zanetti: ‹‹Per noi è una nuova sfida che ci riempie di adrenalina e orgoglio. Lo spostamento totale della sede dalla parrocchia del S.S.Rosario a qui avverrà in autunno, ma fin dal prossimo mese partiremo con diverse iniziative in via Riva del Garda. Previsti infatti grigliate, cineforum, tornei di bocce e carte. La possibilità, inoltre, di avere un costante scambio con le nuove generazioni, impegnate in corsi, letture o doposcuola con le altre associazioni, è motivo di gioia e pungolo al confronto culturale››. Sulla stessa lunghezza d’onda la vicepresidente Velia Galante: ‹‹Questo spazio è, al contempo, una conquista e uno stimolo in più per mantenerci attivi socialmente. “La Ruga” conta circa 140 iscritti, tutti contenti di trasferirsi nonostante quell’inevitabile punta di nostalgia per lo storico ritrovo della parrocchia››. Un’associazione di anziani che non ha mai rifiutato di rimboccarsi le maniche per cause nobili, come quando contribuì alla ricostruzione della canonica grazie ad artigiani in pensione. La nuova sede non fa eccezione. ‹‹Tralasciando, ovviamente, i lavori del cantiere - interviene la socia Maria Zilli - possiamo dire che l’80% dell’arredo interno è stato fatto dai volontari del Club». ‹‹Sono iscritta da vent’anni - racconta Marisa Scuttari - e per me è diventata un’abitudine quotidiana irrinunciabile. Per gli anziani soli, oltretutto, avere un appuntamento fisso rappresenta una straordinaria forma di controllo. Se qualcuno manca senza preavviso, infatti, ci premuriamo di sapere come sta e, alle volte, andiamo direttamente a casa per verificare››. - Alan Conti

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