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lunedì 31 maggio 2010

Un sorso di musica all'Osteria dei pensieri


Ubriacarvi di idee. Ecco l’intento di questa band veneziana che porta sul palco la sua “L’ubriaco in contro luce”. Il loro è un laboratorio musicale che tenta di miscelare al meglio un suono caldo a un testo ad alto contenuto poetico. Il brano si apre quasi come una ballata, accompagnato da una voce precisa e narrante di un testo che presenta, come detto, accenni di poesia di buon livello. Il ritornello è costruito, così come il resto della canzone, con grande delicatezza e attenzione sonora. Risulta molto evidente la natura cantautorale di un pezzo costruito per catturare l’attenzione del pubblico e pilotarla sulla storia che viene proposta, senza relegare le parole a semplice orpello decorativo e conferendole, invece, un significato musicale di alto profilo.

L’Osteria dei pensieri ha aperto i battenti da pochissimo tempo, precisamente dal 2009. Il progetto musicale di questi ragazzi, quindi, è nuovo e pesca ad ampie mani dal repertorio cantautorale italiano, senza perdere di vista quanto di più interessante può offrire l’estero per una formazione il più ad ampio raggio possibile. A Bolzano l’”Osteria dei pensieri” si presenterà sul palco delle finali di Upload in programma sui Prati del Talvera con il seguente line-up: Laura Pizzol a piano e voce, Marco Galliolo alle chitarre, Thomas Callegaro con violino, concertina e organetto, Davide Eulogi alla batteria e Claudio Costantini al basso. Una formazione che rende l’idea dell’ampio repertorio sonoro di una band che porta sul palco molteplici strumenti. Per l’”Osteria dei pensieri” il palco di Upload sarà una delle primissime esperienze live dato che l’esordio ufficiale su un palco all’aperto della band veneziana è in programma questo sabato presso l’associazione di volontariato “Catarsi” a Dolo (VE), di cui Claudio Costantini è presidente. Tra meno di una settimana, dunque, la presentazione dei primi brani del cd in uscita. In questi giorni, comunque, l’”Osteria dei pensieri” è stata protagonista del “Befana Rock 2010” di Campolongo Maggiore, sempre nel veneziano, dove hanno presentato un’altra storia “tragicomica” in note intitolata “Il re del malaffare”. La scheda d'iscrizione al contest, al di là del fondamentale contributo musicale, cattura l’attenzione pure per la qualità fotografica delle immagini, scattate dagli stessi componenti del gruppo. Da una parte un’osteria dall’atmosfera vintage illuminata dal più classico occhio di bue e dall’altra il gruppo immortalato in una posa dai connotati fortemente “poetici”. Se in un concorso musicale è l’orecchio a farla da padrone, è bello non dimenticarsi che anche l’occhio vuole sempre la sua parte.

Alan Conti

Per saperne di più:

www.osteriadeipensieri.it

http://www.catarsi.org/2010/05/osteria-dei-pensieri-in-concerto/

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