Negli ultimi cinque anni il numero
delle imprese artigiane in Alto Adige è rimasto invariato.
Basterebbe questo dato per riflettere l'immagine di un settore in
grado di resistere alle mareggiate dalla crisi, pur dovendo
affrontare diverse problematiche. L'Apa, in ogni caso, anche
quest'anno ha presentato un bilancio annuale tutto sommato sorridente
con 43.747 occupati in 13.099 aziende e 7,1 miliardi di fatturato
complessivo. Un sistema che tiene e che a fronte di picchi
preoccupanti come quello, ormai endemico, dell'edilizia vede anche
dei boom legati alle nuove professioni o alle nuove tendenze come il
+80% dei designer di unghie oppure la crescita nei lavori
multimediali.
Trilla, però, un campanello d'allarme
al capitolo apprendisti dato che, secondo un sondaggio, negli ultimi
12 mesi il 64% degli intervistati ha dichiarato di non aver avuto a
disposizione alcun posto per loro. Troppa burocrazia e uno squilibrio
nel rapporto costo/opportunità le cause più diffuse per questa
mancanza di offerta. E' un segnale da cogliere perchè
l'apprendistato altoatesino è un fiore all'occhiello che in sede
nazionale i nostri amministratori mostrano volentieri. Appassito non
fa certo lo stesso effetto.
Alan Conti
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