Se l'Italia è un Paese di commissari
tecnici certamente Bolzano è una città di prefetti, sindaci,
poliziotti e responsabili della sicurezza. La controprova è arrivata
ieri durante la trasmissione “Bianco&Nero” che ha visto in
studio gli interventi dell'assessore Luigi Gallo, del presidente di
Circoscrizione Carlo Visigalli, del consigliere comunale Claudio
Degasperi e di quello circoscrizionale Marco Caruso. Da casa, però,
è stato un fiorire di interventi, commenti e riflessioni. Una
partecipazione da apprezzare. Ivan Motter, per esempio, sposa la
linea dura: “Case Ipes revocate e foglio di via dal suolo cittadino
per chi commette reati”. Erica Ganz, dal canto suo, punge i
politici sul vivo: il consenso. “Io non mi sento sicura in questa
città. Ci sono politici che cercano di intervenire e altri che
sostengono come tutto vada sempre bene. Diamo il nostro voto a chi
ascolta i cittadini”. Dura la realtà descritta da Simone Ferrari:
“Io lavoro da quando ho 15 anni e sono stufo di vedere persone
nullafacenti e nullatenenti che ricevono aiuti e sovvenzioni. Io mi
porto sempre dietro un temperino: non perchè io sia un serial
killer, ma per paura. Il bello è che certi personaggi, poi, vengono
anche tutelati”. “Leggi e non parole” è l'auspicio di Giovanna
Tavernar che chiede alla politica “di prendersi la responsabilità
di norme più severe che rimandino immediatamente a casa malavitosi”.
Casa, dove, per Alex Marmsoler “ai ladri tagliano le dita”.
D'accordo con droni e telecamere è Piero Sommadossi che individua
nella giustizia il ventre molle delle criticità. Intanto dal centro
commerciale naturale di “Four You” arriva una mossa concreta:
lezione dei Carabinieri ai commercianti. Ascoltare le forze
dell'ordine competenti può essere la strada giusta: una ricetta da
seguire con attenzione.
Alan Conti
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