La
verità cerca la sua strada sul web e già quasi seimila persone la
invocano senza sosta. E' nata pochissime ore fa la pagina su Facebook
“Gerechitgkeit fuer Renè” che chiede, appunto, giustizia per il
giovane 21enne Renè Eppacher morto in un incidente a Villa Ottone la
settimana scorsa sulla statale della val Aurina. Una tragedia che ha
contorni ancora tutti da definire con la procura che indaga
minuziosamente per ricomporre una dinamica apparsa inspiegabile
persino ai soccorritori, con pezzi volati in un raggio di cinquanta .
Tra gli indagati, come noto, anche l'alpinista Hans Kammerlander.
Sulle pagine del social network, dunque, si chiede la verità
incaricandosi della difesa di un “ragazzo che non c'è più e non
può più farlo da solo”. La troppa incertezza lascia a metà tra
la rabbia e la necessità di capire dove stiano le responsabilità.
Sentimenti pressanti che ora attendono impazientemente gli esiti
tossicologici sul sangue di tutti i coinvolti per capire il tasso
alcolemico di ciascuno. Non solo, tutti i mezzi rimasti coinvolti
sono stati sequestrati e ora i periti coinvolti dovranno ricostruire
la dinamica esatta. Il web chiede velocità.
Alan
Conti
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