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lunedì 9 dicembre 2013

Pd-Svp, oggi il via ai colloqui

Il vento della campagna elettorale, le folate di alleanza: tutta aria che si è portata via decine di parole in questi mesi, ma che ora spazzerà solo un tavolo dove dovranno scendere dei risultati concreti.
Cominciano oggi, infatti, i colloqui per gruppi tra Partito Democratico e Svp sulle varie tematichE in vista dell'accordo di giunta. Tre, come noto, le macroaree analizzate su tavoli distinti ovvero lo sviluppo dell'autonomia, il ruolo di Bolzano capoluogo e la scuola o la didattica linguistica. Le delegazioni dei due partiti, composte appositamente per competenza, da oggi avvieranno un piccolo ciclo di incontri nelle due sedi in via Brennero e piazza Domenicani che durerà fino a mercoledì per poi portare i risultati nella seduta plenaria congiunta di giovedì. Ricercata la composizione delle delegazioni che vedono sull'autonomia Arno Kompatscher, Richard Theiner e Florian Mussner per la Stella Alpina e Christian Tommasini, Roberto Bizzo e Ardelio Michielli per il Pd. Sulla scuola ecco Cornelia Brugger, Andrea Felis e Sergio Bonagura assieme a Martha Stocker, Philipp Achammer e Sabina Kasslatter Mur. Per il rapporto con i Comuni spazio ad Arnold Schuler, Dieter Steger, Thomas Widmann, Luigi Spagnolli, Liliana Di Fede e Gianlorenzo Pedron. Particolarmente sensibile, ovviamente, sembra il tavolo della scuola dove si dovranno scontrare due orientamenti diversi: più aggressivo sul versante plurilinguismo quello del Pd, assai più conservativo quello Svp. Si parlerà, chiaramente, anche di calendario e la presenza di Kasslatter Mur impone al gruppetto Pd un polso piuttosto fermo che andrà verificato. Proprio sulla distribuzione delle settimane di lezione Tommasini fu molto chiaro nel porlo come pietra angolare per entrare in giunta: ingresso che fu dichiarato non necessario a tutti i costi. Altra “conditio sine qua non” posta in campagna elettorale fu una precisa attenzione su Bolzano: il Pd ci organizzò addirittura una conferenza stampa nelle sale comunali.
Senza questi presupposti non si entra in giunta”: l'hanno detto loro.

Alan Conti

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