Il
vento della campagna elettorale, le folate di alleanza: tutta aria
che si è portata via decine di parole in questi mesi, ma che ora
spazzerà solo un tavolo dove dovranno scendere dei risultati
concreti.
Cominciano
oggi, infatti, i colloqui per gruppi tra Partito Democratico e Svp
sulle varie tematichE in vista dell'accordo di giunta. Tre, come
noto, le macroaree analizzate su tavoli distinti ovvero lo sviluppo
dell'autonomia, il ruolo di Bolzano capoluogo e la scuola o la
didattica linguistica. Le delegazioni dei due partiti, composte
appositamente per competenza, da oggi avvieranno un piccolo ciclo di
incontri nelle due sedi in via Brennero e piazza Domenicani che
durerà fino a mercoledì per poi portare i risultati nella seduta
plenaria congiunta di giovedì. Ricercata la composizione delle
delegazioni che vedono sull'autonomia Arno Kompatscher, Richard
Theiner e Florian Mussner per la Stella Alpina e Christian Tommasini,
Roberto Bizzo e Ardelio Michielli per il Pd. Sulla scuola ecco
Cornelia Brugger, Andrea Felis e Sergio Bonagura assieme a Martha
Stocker, Philipp Achammer e Sabina Kasslatter Mur. Per il rapporto
con i Comuni spazio ad Arnold Schuler, Dieter Steger, Thomas Widmann,
Luigi Spagnolli, Liliana Di Fede e Gianlorenzo Pedron.
Particolarmente sensibile, ovviamente, sembra il tavolo della scuola
dove si dovranno scontrare due orientamenti diversi: più aggressivo
sul versante plurilinguismo quello del Pd, assai più conservativo
quello Svp. Si parlerà, chiaramente, anche di calendario e la
presenza di Kasslatter Mur impone al gruppetto Pd un polso piuttosto
fermo che andrà verificato. Proprio sulla distribuzione delle
settimane di lezione Tommasini fu molto chiaro nel porlo come pietra
angolare per entrare in giunta: ingresso che fu dichiarato non
necessario a tutti i costi. Altra “conditio sine qua non” posta
in campagna elettorale fu una precisa attenzione su Bolzano: il Pd ci
organizzò addirittura una conferenza stampa nelle sale comunali.
“Senza
questi presupposti non si entra in giunta”: l'hanno detto loro.
Alan
Conti
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