Il bello della BoClassic è sicuramente
quello di essere una fisarmonica, modulabile e adattabile a tutte le
età e tutte le passioni. Dalla corsa per amatori arrivando alla
professionisti maschile c'è dentro di tutto: asfalto per ogni gamba
che abbia voglia di correre e non solo. Riavvolgendo il nastro e
ripercorrendo questa corsa di San Silvestro dalla fine non si può
non partire dalla sublimazione dell'agonismo ovvero quegli ultimi 200
metri che hanno visto trionfare, ancora una volta, l'etiope Imane
Merga, Il tempo segna 28.43.8, ma è il trionfo dell'esperienza di
un'atleta, già primo l'anno passato, che ha lasciato condurre per
tutta la corsa l'esuberanza da puledro del giovane 22enne marocchino
Aziz Lahbabi per poi muovere lo scacco matto solo alla fine
giocandosi la vittoria in uno sprint mozzafiato con il keniano Wilson
Kiprop secondo. A Lahbabi resta un bronzo prestigioso e una lezione
tattica probabilmente più preziosa di una vittoria. Primo italiano è
Manuel Cimotto, dodicesimo.
Grande livello, però, anche nella gara
dedicata alle donne con tutta l'agilità della portacolori del
Bahrain Maryam Jamal davanti a tutte. Seconda piazza per la regolare
Gladys Cherono, terza l'etiope Afera Godfay, mentre per le italiane
il primo sorriso è quello di Margherita Magnani quinta.
La Boclassic, però, è anche una festa
di popolo sublimata nella grande partecipazione sulle tribune in
questa edizione che si abbracciava al prolungamento del Mercatino,
mescolando l'entusiasmo dei bolzanini con quello dei turisti. Il
cocktail funziona, non c'è dubbio. C'è poi il popolo di quelli che
corrono per passione e tra loro a vincere sono stati Alex Stuffer tra
gli uomini e Lisa Schanung tra le donne, ma le mani si sono spellate
per l'impegno dei bambini e dei disabili. Densa di significati è in
particolar modo questa seconda iniziativa che ha visto sul palco dei
premiati due maschi e una femmina, figlia del neo assessore
provinciale Arnold Schuler. Al tramonto di un anno che è l'alba di
una nuova legislatura la manifestazione atletica più importante
della città manda un simbolico bacio al nuovo corso amministrativo.
C'è chi li chiama segnali incoraggianti.
Alan Conti
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