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sabato 28 dicembre 2013

"Picchiato da 5 buttafuori di Xmax"

Premessa necessaria: un festival così effettivamente Bolzano non lo ha visto spesso e la risposta, di pubblico e spettacolo, è stata di quelle importanti. Eppure gli accertamenti che la questura ha avviato sull'organizzazione di Xmax hanno gettato uno spruzzo di alcol sulle fiamme di una polemica che sulla pagina Facebook della manifestazione era già partita con la rincorsa da qualche giorno. In mezzo ai tanti complimenti, da contraltare arrivano alcune denunce che lasciano basiti. Tutti post di un social network, dunque senza il bollino della fonte ufficiale, ma comunque numerosi e preoccupanti. Si moltiplicano, infatti, le segnalazioni di furti di giacche, anche dal guardaroba sottodimensionato segnalato dalla questura, ma anche di telefonini e contanti. Qualcuno si è anche recato in questura per denunciare il furto del telefono lasciata in una giacca all'interno del guardaroba: una combinazione grave. Sul tema giacche si è poi innescato un dibattito acceso perchè l'organizzazione parla di smarrimenti all'interno del locale adibito e non di furti: in ogni caso la responsabilità sarebbe di chi gestisce l'evento. La “Play Fun Events”, comunque, ha ammesso di dover ripensare alle entrate separate per la prevendita e un migliore servizio per il deposito dei vestiti in termini di dimensioni perchè l'attività in sé è stata demandata a un responsabile esterno. Gravissima, invece, l'accusa lanciata da G.G.: “Ho cercato di fermare un bodyguard che prendeva a pugni un ragazzo e altri cinque mi sono saltati addosso prendendomi a calci e cazzotti. Mi hanno strappato maglia e collana. Ho lividi su testa, collo, ginocchia e costole”. Altrettanto grave la mancanza assoluta di precisazioni o smentite da parte dei coordinatori.
Scricchiolii brutti per una festa che, pur non essendo la più grande mai vista in regione come annunciato con un po' di retorica, comunque ha avuto successo. Oltre le polemiche, dunque, c'è il dato di una Bolzano che ha risposto bene e non può buttare via il bambino con l'acqua sporca. Ora non vanno inabissate nuove possibili iniziative: forse basta un po' di esperienza in più garantita, forse, da professionisti più pronti per garantire divertimento senza doversi guardare tasche e spalle.
Alan Conti


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