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giovedì 10 giugno 2010
Ambulanti multati. Il Comune: "Sulle sanzioni decida la provincia"
Alto Adige — 08 giugno 2010 pagina 18 sezione: CRONACA
BOLZANO. Si è concluso con una fumata grigia l’incontro di ieri in Municipio tra il sindaco Luigi Spagnolli, il comandante della polizia municipale Sergio Ronchetti e una decina di ambulanti multati nelle scorse settimane al mercato di piazza Vittoria. Un appuntamento voluto e ottenuto dai commercianti per chiedere la riduzione della pesante sanzione di 5.877 euro elevata dai vigili ai banchetti che trasbordavano dalla zona loro assegnata. I lavoratori del mercato hanno chiesto un sostanziale sconto, chiedendo l’applicazione dell’importo previsto dal regolamento del Comune, piuttosto che, come fatto dall’annonaria, la cifra stabilita dalla legge provinciale per l’occupazione e l’esercizio abusivo dello spazio commerciale. «Si tratta - spiega l’ambulante Marco Bertazzoni - di una multa che varia dai 50 ai 500 euro: cifra molto più abbordabile rispetto ad una mazzata da 6.000 euro». Il sindaco ha chiuso la porta, lasciando aperto, però, uno spiraglio per i commercianti. «Purtroppo il regolamento comunale non può essere applicato, dobbiamo rifarci alla legge provinciale. Vedrò, comunque, di adoperarmi per fare in modo che si tratti di una cifra congrua e sostenibile, sentendo anche le associazioni di categoria». Il comandante Ronchetti, invece, prima di lasciare la parola al sindaco si è rivolto direttamente agli ambulanti: «Cerchiamo di trovare una soluzione. Gli avvertimenti, però, erano stati numerosi». Ora, dunque, la palla passa a Palazzo Widmann e quello dei proprietari delle bancarelle è un sorriso a metà. «Spagnolli e Ronchetti - conclude Bertazzoni - sono stati gentili e concilianti, non ci resta, però, che aspettare una proposta. Mi sono rivolto personalmente al presidente Luis Durnwalder, ma è stato proprio lui a dirmi di contattare direttamente il sindaco. Peccato, infine, che Confesercenti e Fiva non siano state oggi al nostro fianco». Il disguido sull’assenza delle associazioni di categoria viene chiarito direttamente da Christine Walzl, segretaria di categoria Fiva: «Non possiamo presentarci in Municipio senza un invito da parte del Comune o la conferma dell’incontro ufficiale del gabinetto del sindaco. Non sono arrivati, quindi per noi si trattava di un incontro privato». Gli aggiornamenti sulla riunione, però, sono arrivati in fretta. «Mi sorprende - dichiara Walzl - che si consideri non applicabile il regolamento comunale, quando in tutti gli altri Comuni la polizia annonaria eleva contravvenzioni secondo il proprio codice. A Bolzano, invece, sembra predominante la competenza provinciale. La stessa sanzione minima di 3.000 euro prevista dalla normativa provinciale non può rappresentare una soluzione. Rimaniamo in attesa di un incontro definitivo». I volti degli ambulanti, intanto, rimangono scuri. «Siamo arrabbiati e delusi - attacca Lorenzo Malatesta, 39 anni passati dietro al banchetto - perchè si è voluto colpire duro costringendoci a pagare una multa per la quale è necessario un mutuo bancario. Non solo, ho chiesto espressamente ai vigili di misurare col metro lo sforamento di un mio banchetto, pari forse a due centimetri, e riportarlo nel verbale, ma non hanno voluto». Anita Stella scuote la testa. «Andiamo a lavorare con questo peso sulla testa e sulle nostre famiglie: è ingiusto. Chiaro che se non strapperemo condizioni sopportabili dovremmo rivolgerci al giudice di pace, spendendo altri soldi». Hu Libing ammette: «Vero che siamo stati avvertiti, ma lo sforamento è risibile». Chiude Abdilliati Taouti: «A Trento per la stessa identica contravvenzione ho pagato 150 euro, altro che 6.000». © RIPRODUZIONE RISERVATA - Alan Conti
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