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sabato 26 giugno 2010
Gli istituti tecnici: prova semplice
Alto Adige — 24 giugno 2010 pagina 15 sezione: CRONACA
BOLZANO. Rispetto ai colleghi liceali negli istituti tecnici gli studenti maturandi possono considerarsi fortunati. L’ottimismo al termine della seconda prova, infatti, è abbastanza diffuso lungo l’asse di via Cadorna. Patrick Bianchi, per esempio, è uno studente dell’Ipia “Galilei” ed è tra i primi a consegnare in tutta la città: «Avevamo una facile trattazione sulla biotecnologia». Stesso compito per Deborah Raffaldoni, Martina Brida e Francesca Trevisan. «Non male, grafico e trattazione erano fattibili. La biotecnologia era un argomento su cui ci sentivamo piuttosto sicure. Adesso è il tedesco di venerdì a farci tremar le vene e i polsi». Anche Claudio Panato è più «preoccupato dal compito di tedesco», mentre il gruppetto formato da Samuel Mazzel, Marco D’Ignazio, Giovanni Paiarola e Pietro Stefanini scherza: «All’Iti abbiamo avuto il compito di meccanica, non particolarmente drammatico. L’importante è finire in fretta». E’ dentro l’Istituto Tecnico privato “Walther”, però, che troviamo Angela Stefanelli. Lei di Maturità ne ha già vissute 21 e non di certo perchè pluriripetente. «Sono bidella in questa scuola e l’atmosfera degli esami di Stato è sempre particolare. Avrei maturato la pensione, ma posso tranquillamente dire che è per essere presente in questi giorni che non lascio il lavoro. So che i ragazzi hanno bisogno di me, di uno sguardo carino, di un sorriso o di una pacca sulla spalla. Chiusura dedicata a Calogero Arcieri, dirigente dell’Iti ma in servizio all’Itc “Battisti”: «In economia aziendale è stato proposto un compito relativo a un’azienda in crisi che rilancia investendo in personale qualificato e migliorando la situazione. Piuttosto attuale no?». (a.c.) © RIPRODUZIONE RISERVATA
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