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martedì 8 giugno 2010

Passarella: "Matematica spiegata in tedesco, sistema vincente"


Alto Adige — 07 giugno 2010 pagina 08 sezione: CRONACA

E tutto questo, non perdendo di vista il lessico specifico nella lingua madre. Si potrebbe pure pensare a delle ore di compresenza tra l’insegnante di lingua italiana e quella di L2». Non particolarmente allarmante, invece secondo Mirca Passarella, la distribuzione delle materie nel nuovo orario per le primarie in partenza il prossimo anno scolastico con l’applicazione della riforma scolastica provinciale. Il punto è il rapporto tra le ore di italiano, tedesco e matematica. Passarella: «Le 68 ore a discrezione della singola scuola permettono, volendo, di mantenere un piano orario praticamente uguale a quello in uso fino a oggi. Alle Manzoni, difatti, cambierà poco o niente». Se non fosse così, se altre scuole elementari decidessero di utilizzare le 68 ore annuali, 2 ore a settimane, per altre materie, ne uscirebbe dominante il monte ore dedicato al tedesco. L’orario base obbligatorio per tutti vedrà nei 5 anni 969 ore di tedesco complessive, 799 di italiano e 850 di matematica. Per riequilibrare, entreranno in gioco le 68 ore annuali lasciate all’autonomia scolastica. Salgono a venti, intanto, le sezioni bilingui in provincia. La strada tracciata quattro anni fa era giusta? Passarella: «Non voglio meriti, ma solo la soddisfazione di constatare che la scuola va incontro a una reale esigenza della popolazione. L’insegnamento veicolare è la pietra angolare e la crescita delle famiglie mistilingui è un dato di fatto. Siamo contenti, oltretutto, di registrare un aumento dell’interesse di altre realtà in modo convinto. Particolarmente stimolante la curiosità di una scuola primaria di Bressanone per mutuare il sistema con la lingua italiana: un segnale importante. Bene anche la riflessione sulla necessità di un percorso formativo di alto livello che preveda l’analisi approfondita di questo metodo». Il prossimo anno, comunque, in via Dalmazia le sezioni bilingui saranno due, mentre i primi bambini sono ormai in quarta. Sviluppi futuri? «Stiamo avendo degli incontri - continua Passarella - con i tecnici per prevedere la prosecuzione anche alle medie. Positivo, intanto, che i bambini che non abbiamo potuto accogliere hanno trovato una sistemazione analoga in altri istituti». Chiusura dedicata al capitolo Invalsi. Così la dirigente scolastica: «E’ una prova che è bene si faccia, ma si tratta solo di un aspetto di un mondo più complesso. L’autonomia scolastica richiede valutazioni oggettive, ma nella scuola ci sono anche considerazioni di carattere sociale, emotivo e di gruppo che non possono essere quantificate con una cifra. Attenzione, quindi, a dare all’Invalsi un valore assoluto». © RIPRODUZIONE RISERVATA - Alan Conti /

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