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mercoledì 23 giugno 2010

Maturandi preoccupati dal tedesco


Alto Adige — 22 giugno 2010 pagina 15 sezione: CRONACA

BOLZANO. Superata l’ormai famosa notte prima degli esami si scopre che ad agitare i sonni dei maturandi bolzanini non è tanto il tema di italiano che li aspetta stamattina quanto, piuttosto, la prova di tedesco. La seconda lingua, quindi, preoccupa molto più dello scritto che romperà il ghiaccio della Maturità del 2010. Tra i ragazzi, comunque, fino a ieri ha impazzato il classico “toto-tema”. Quotatissimi Pascoli e D’Annunzio, bene anche la crisi economica e l’Unità d’Italia. C’è, poi, chi si immagina una traccia dedicata al disastro ambientale della Louisiana. Nel pentolone della prima prova, insomma, ci finisce di tutto, ma a preoccupare i ragazzi, come detto, è sopratutto il tedesco che arriverà a braccetto con il “quizzone” dedicato a diverse materie scelte dall’istituto. Non lasciano tranquilli i ragazzi, inoltre, nemmeno i compiti di indirizzo come la prova di matematica allo scientifico, la traduzione di greco al classico o economia aziendale negli istituti tecnici. Fronte piuttosto compatto, invece, nel giudizio negativo della novità targata Gelmini che prevede tutti i voti sopra il 6 per essere ammessi all’esame di Stato. «Aspetto con curiosità la traccia storica - le parole di Gabriele Giovannetti, studente del liceo classico - perchè con una buona conoscenza della tematica penso sia più facile fare bella figura. Personalmente mi aspetto l’Unità d’Italia. A fare più paura, però, è la terza prova, non tanto per la valutazione ma perchè rappresenta il biglietto da visita per l’orale. Il 6 in tutte le materie? È cambiato poco, ma in linea di principio non mi sembra una norma sbagliata». «Potrebbero saltare fuori Saba, le catastrofi naturali, l’alcol, la violenza sulle donne o lo stalking - la lista di Evelyn Frizziero, Itc “Walther” - ma andare sui siti specializzati non serve proprio a nulla. Molto meglio leggere i giornali. Il vero cruccio, però, è il tedesco». «Ungaretti e i futuristi? - si chiede Caterina Romanelli - Potrebbero essere la sorpresa. L’orale, però, penso sia più complicato perchè il tempo per riflettere è molto più esiguo rispetto allo scritto». Matthias Furlani, Itc, punta forte sull’acqua: «È un tema di stretta attualità, sopratutto dopo le voci legate all’eventuale privatizzazione. Economia aziendale, però, è la vera bestia nera per chi frequenta gli istituti tecnici». Martina Turatti, invece, ripropone un “evergreen“: «Pascoli è da tanto che non esce, a ruota D’Annunzio. Speriamo solo di non ritrovarci Dante perchè sarei in difficoltà. La sufficienza in ogni materia? Molto meglio con il vecchio sistema che considerava la media totale». Elisa Pisotti guarda «alla crisi economica come traccia probabile», della stessa idea Davide Renzi: «Potrebbe scapparci anche un accenno alla manovra nazionale di Tremonti oppure alla Grecia». Per Federica Tanganelli, invece, spazio alla televisione. «I reality potrebbero farla da padrone. È da tempo, infatti, che rientrano nel lotto dei titoli probabili. Per quanto riguarda le nuove valutazioni, invece, credo non sia cambiato quasi nulla e che le compensazioni, se giuste, siano state fatte lo stesso durante gli scrutini dai vari insegnanti». L’Unità d’Italia, intanto, rispunta nelle parole di Erik Lerjefors del liceo scientifico: «Molto probabile considerando le ricorrenze e le polemiche. A preoccuparmi, però, sono tedesco e matematica. Nella mia classe contiamo cinque bocciati, ma non penso sia dovuto al nuovo sistema per l’ammissione». Vittoria Guarda procede per esclusione. «L’anno scorso è uscito un testo in prosa, quindi quest’anno tocca alla poesia. Paura? Sì, del tema di matematica». Riassume tutte le voci di corridoio Luca Battisti: «Pascoli, D’Annunzio o Pirandello per la traccia letteraria, Unità d’Italia per la storica e inquinamento petrolifero per la scientifica». (a.c.) © RIPRODUZIONE RISERVATA

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