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sabato 26 giugno 2010
liceali: difficili greco e matematica
Alto Adige — 24 giugno 2010 pagina 14 sezione: CRONACA
BOLZANO. Se martedì si guardava alla felicità e alla passione con i temi di italiano, ieri i volti felici, tra i maturandi in uscita dai licei cittadini, non erano tantissimi. Greco al classico e matematica allo scientifico hanno lasciato l’amaro in bocca ai ragazzi: difficile la versione di Platone da una parte, complessi i probemi dall’altra. Meglio, invece, la seconda prova assegnata al sociale, pedagogico e linguistico con tracce dalla trattazione più simile alla prima prova di italiano. «Niente da fare, traduzione troppo difficile» scuote la testa sconsolata Anna Antulov davanti alla scalinata del “Carducci”. Più distesa, invece, la faccia di Valentina Bruccoleri: «Versione fattibile». Daniel Palese è iscritto all’indirizzo linguistico e ha dribblato così greco per un più accessibile tema di inglese. «Avevamo due tracce: una di letteratura e una di attualità. Io ho scelto il tema sulla musica, abbastanza simile a quello di italiano». Nel cortile, intanto, un capanello di studenti torna a discutere di greco. «Ci aspettavamo un oratore, invece è uscito un filosofo - l’opinione di Davide Mattei, Rosanna De Feo, Gabriele Giovannetti e Michela Coronet - il che comporta delle complessità. Oltre al piano letterale, infatti, va carpito un significato interpretativo. Per di più si trattava di una versione piuttosto lunga. Durante l’anno, poi, non abbiamo mai avuto la fortuna di farla nelle prove». Volti abbacchiati anche all’uscita del liceo “Torricelli”. La difficoltà della prova d’esame è testimoniata dal fatto che i ragazzi dello scientifico sono gli ultimi, in città, a consegnare. «Mamma mia che difficile - l’eclatante esclamazione di Giulia Ginestous appena varcata l’uscita - speriamo vada tutto bene. Tra i due problemi il più accessibile era sicuramente quello relativo al grafico di una derivata». «Complesso ma affrontabile - riprende Luca Battisti - sopratutto nella parte dei quesiti». Luca Artesin non è affatto scosso: «Una prova dura, ma non mi aspettavo nulla di semplice. Ora non sarà una passeggiata il compito di tedesco in programma venerdì». Laura Del Prete sorride: «C’è poco da dire. Difficilissima la prova di matematica. Non ci resta che incrociare le dita e sperare che sia andata bene». Chiude Diellza Hasanramaj: «Preferivo il tema di italiano». Più tranquilli i ragazzi in uscita dal liceo pedagogico “Pascoli” a Firmian. «Oggi ci hanno proposta la traccia di scienze sociali con quattro titoli. Il Grande Fratello, la mobilità, l’educazione e il concetto di Stato attraverso la divisione dei poteri e il sistema democcratico» dicono in coro Stefania Greggio, Anna Fait, Chiara Pederzoli ed Elisa Endrizzi. «Il discorso relativo ai reality show - spiega Deborah Precivale - ci ha permesso di spiegare i meccanismi dello spettacolo individualista e come questi si inseriscano nel nostro sistema sociale». Marco Budai si è cimentato con la mobilità «e con un mondo per cui è diventato estremamente facile guadagnare o perdere posizioni nella scala sociale». Compito di pedagogia, infine, per Valeria Fonino e Aurora Bonometti: «Aristotele, la trasmissione dei valori, i leader e la cultura le tracce proposte per la seconda prova. Tutti i temi stimolanti e dalla trattazione piuttosto ampia. Sopratutto la divagazione sulla complessiva globalizzazione della cultura che diventa sempre meno elitaria, ma anche sempre meno specialistica». (a.c.) © RIPRODUZIONE RISERVATA
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