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giovedì 3 giugno 2010

I Pakistani: "Vogliamo solo pregare"


Alto Adige — 02 giugno 2010 pagina 17 sezione: CRONACA

BOLZANO. «Nessuno vuole andare al muro contro muro con i residenti. La nostra volontà è solo quella di poter pregare liberamente in un luogo di culto adeguato». Anwar Shahid, voce della comunità pakistana che coordinerà le attività della moschea di viale Trento, tende la mano verso i rappresentanti del comitato. «Da otto anni preghiamo e organizziamo manifestazioni culturali in una stanza poco più avanti e nessuno si è mai lamentato. Non penso che trasferirci di pochi metri possa creare tanto disturbo». Come mai la decisione di spostarsi? «Abbiamo l’opportunità di comprare l’immobile e per noi, logicamente, rappresenta un vantaggio economico. Non conviene nemmeno a noi, comunque, che nel centro di culto venga fatto proselitismo o, peggio, dei reati». Anwar, titolare di un negozio di telefonia in via Garibaldi, si mostra sorpreso di fronte a tante polemiche. «Conosco gli abitanti di viale Trento e non mi hanno mai manifestato personalmente tutte queste perplessità. Non vorrei che sotto ci fossero delle manovre politiche che utilizzano la nostra sede come pretesto per mettersi in luce». I residenti, però, denunciano un degrado e una convivenza difficili. «Ci possono essere delle difficoltà, ma non c’è nessun nesso che possa collegare la nostra associazione con vandalismi o atti delinquenziali». © RIPRODUZIONE RISERVATA

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