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mercoledì 16 giugno 2010
Scuola, approvata la riforma. Tre indirizzi alle superiori
Alto Adige — 15 giugno 2010 pagina 15 sezione: CRONACA
BOLZANO. L’impalcatura della riforma Gelmini per la scuola superiore sarà recepita anche in Alto Adige. Dall’anno scolastico 2011/2012 i macro indirizzi saranno tre: licei, istituti tecnici e formazione professionale. Approvato ieri, infatti, il ddl in giunta che a settembre approderà in consiglio provinciale. L’assessore provinciale Christian Tommasini, però, garantisce: «È nostra intenzione non fare alcun taglio del personale. Gli istituti professionali saranno coordinati con la formazione professionale». Nonostante l’anno di ritardo, comunque, gli studenti altoatesini saranno riallineati al resto d’Italia. Approvato ieri in giunta provinciale il disegno di legge relativo alla riforma scolastica che partirà in Alto Adige nell’anno 2011/2012, dodici mesi dopo rispetto al resto d’Italia. Accettato in blocco il documento uscito dal consiglio scolastico provinciale con l’aggiunta di una frase significativa. «Abbiamo inserito - spiega l’assessore provinciale alla scuola italiana Christian Tommasini - l’impegno di formare cittadini plurilingui e padroni delle nuove tecnologie». Prevista nel ddl la contrazione degli indirizzi in tre macrosettori corrispondenti ai licei, gli istituti tecnici e la formazione professionale. Proprio quest’ultima, specificità del territorio altoatesino, dovrebbe inglobare anche gli istituti professionali. «L’intenzione - riprende Tommasini - è quella di creare un migliore coordinamento del settore professionale tra la formazione e gli istituti. C’è la ferma intenzione, comunque, di non effettuare tagli del personale a tutti i livelli. Adesso il ddl passerà alle commissioni legislative, poi in settembre alla discussione del consiglio provinciale e, a gennaio, alla redazione dell’offerta formativa. In questi giorni, quindi, abbiamo confermato l’impalcatura di massima, tra settembre e gennaio si entrerà nel vivo. Porremmo grande attenzione al percorso triennale della qualifica professionale». Rassicuranti, comunque, le previsioni a livello occupazionale: «È un nostro preciso obiettivo - ripete Tommasini - evitare tagli». In linea di massima i licei dovrebbero passare da 450 indirizzi a sei, gli istituti tecnici da dieci settori a due, quelli professionali da cinque a due. Un aspetto sicuro è che, nonostante la partenza ritardata,i nostri studenti saranno riallineati al percorso nazionale e svolgeranno la maturità 2015 con un ordinamento in tutto e per tutto uguale a quello del resto d’Italia in partenza già a settembre. Soddisfatto dell’approvazione del ddl il presidente della Provincia Luis Durnwalder. «Siamo riusciti a recepire la normativa nazionale, mantenendo un occhio di riguardo per le nostre specificità». La nuova riforma, inoltre, potrebbe portare una semplificazione dell’orientamento. «Sicuramente - conclude Tommasini - porteremo avanti il dialogo con i settori economici per valutare le esigenze del mercato. Ripeto, comunque, che sulla scuola la Provincia ha competenza secondaria e quindi siamo costretti a recepire nell’impalcato generale la riforma Gelmini». © RIPRODUZIONE RISERVAT
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