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giovedì 29 settembre 2011

Bolzano da morta a troppa



I linea 77 tra gi 8 eventi di venerdì


BOLZANO. Quando troppo quando niente e una Bolzano morta o congestionata di eventi. La discussione circa un calendario dell’offerta culturale da armonizzare sbarca in modo deciso su internet e all’interno dei social network, ormai agorà di discussione per qualsiasi argomento di attualità. Capita così che su Facebook molti bolzanini prendano posizione sullo strano caso dell’ultimo venerdì in Centro, saturato di ben otto eventi. Sovrapposizione, sottrazione di pubblico l’uno con l’altro o semplicemente bacini d’utenza diversi e nessuna reale concorrenza? Sbrigliare la complessa matassa non è facile. "Non credo di dovermi difendere da alcunché – precisa Vanja Zappetti, organizzatore del concerto dei Linea 77 all’Halle 28 – perché pensare che la nostra serata possa essere messa in concorrenza con lo spettacolo di Laurie Anderson è come pretendere che un negozio di moda possa competere con una boutique di vestiti da sposa". Ciò non significa, però, che non si possa pensare a un calendario provinciale. "La ritengo una proposta auspicabile – continua Zappetti – proprio perché la scarsità di proposte è fenomeno assolutamente raro nella nostra provincia, quantomeno nei weekend". C’è, comunque, chi non si cruccia più di tanto come Mirko Bolognese: "Otto proposte per una serata? Fosse sempre così!". Interviene sulla questione anche Luca Sticcotti, allargando il discorso al vicino Trentino. "E’ solo un problema di calendarizzazione oppure a monte vi è una rete che le cui maglie sono inadeguate? E questa rete è poi in grado di lavorare in sinergia con realtà vicine come la provincia di Trento? Il tutto in un’ottica di candidatura del Nord-Est a capitale della cultura". Sergio Bonagura, consigliere comunale del Pd, si concede un’analisi "di una città come Bolzano con qualche contraddizione. Ci si lamenta sia quando l’offerta culturale è scarsa sia quando è abbondante. Forse un minimo di coordinamento avrebbe senso ma non credo possa avere una funzione prescrittiva. Trento, invece, è una città diversa dalla nostra ma, superando alcune storiche rivalità, qualche collaborazione potrebbe avere un senso". Più drastica la ricetta di Andreas Perugini, in orbita Movimento 5 Stelle: "Cosa ci vuole a fare un calendario in internet degli operatori? Aiuterebbe, inoltre, cambiare il sistema dei finanziamenti che spinge gli operatori a concentrare le attività da metà settembre a metà dicembre". Un tentativo isolato, in questo senso, era stato messo in piedi nei mesi scorsi dal servizio giovani della Provincia che all’indirizzo www.giovani.bz.itha caricato un calendario a disposizione di tutti gli operatori dei centri giovanili. L’intento, dichiarato, è proprio quello dell’armonizzazione delle offerte per i ragazzi. Idea condivisa da Alessandro Visintini, ottavino presso l’orchestra Haydn. "Provincia o Comune dovrebbero predisporre un calendario dove gli organizzatori possano registrare le proprie attività. Ci vorrebbe, inoltre, una regolamentazione che premi economicamente in modo significativo il lavoro in collaborazione fra istituzioni. E’ ridicolo, per esempio, che il teatro abbia la propria stagione operistica slegata dalla Haydn. Forse bisognerebbe fare più attenzione a queste cose quando si sceglie un sovrintendente o direttore artistico". (a.c.)


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