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giovedì 8 settembre 2011

Chistè: "Il liceo scientifico sarà immerso nella società"

Un'entrata del liceo scientifico Torricelli in via Rovigo
 BOLZANO. Roberto Chistè è il nuovo dirigenti del liceo scientifico Torricelli. Ha preso il testimone da Carlo Runcio, andato in pensione. Chistè è al timone della scuola di via Rovigo da pochi giorni, dopo sette anni all’Itg Delai e altri 26 di insegnamento sempre al Torricelli.
 Da sempre questa scuola, spiega, «ha avuto la peculiarità di ricercare una costante tensione positiva tra il sapere scientifico e quello umanistico. Questo, oltre a un discorso puramente didattico o scolastico, si deve tradurre in una capacità di ragionamento dei ragazzi che muova da dati certi e oggettivi per arrivare a conclusioni valide nei vari ambiti della vita. Sapere leggere la realtà e farlo con determinate competenze, più che semplici conoscenze, può diventare un innegabile vantaggio».
 La prima impressione è che il nuovo corso dirigenziale spinga con energia la scuola altoatesina fuori dagli arroccamenti. Tecnologia, trasparenza, lingue. «Dobbiamo creare connessioni strette con il territorio ed estendere così le nostre potenziali reti, anche oltre il semplice ambiente scolastico o universitario».
 Troppo limitante, per un liceo che comunque prelude quasi sempre a un seguito accademico, è il concentrarsi solamente sulla dimensione locale. «Il provincialismo esasperato», spiega Chistè, «non mi entusiasma perché l’orizzonte di respiro di una scuola come la nostra deve essere europeo. Ottimo, quindi, concentrarsi sul tedesco, ma non dimentichiamoci del ruolo fondamentale e centrale dell’inglese».
 Sono tanti, quindi, i confini da forzare e i tabù da fare cadere: nella scuola, per esempio, uno dei totem più resistenti è una certa riluttanza nell’adozione delle nuove tecnologie a favore di metodi più tradizionali.
 «I tablet o i social network», chiarisce il nuovo dirigente di via Rovigo, «devono entrare in classe ed essere affrontati, anche se mi rendo conto che andrà fatto un grande lavoro sulla didattica e le metodologie d’approccio rispetto a questi strumenti. Non si tratta di inseguire le mode a tutti i costi, ma semplicemente evitare che si allarghi un gap eccessivo tra il modo di comunicare dei ragazzi e quello della scuola. Nei prossimi mesi, quindi, voglio cominciare sviluppando meglio il sito della scuola e creando un server dove caricare tutte le informazioni per famiglie, docenti e studenti in una piattaforma unica. Come istituzione dobbiamo essere trasparenti e comunicativi».
 Nel frattempo ai nastri di partenza troviamo la riforma della scuola superiore: «Concordo sull’inserimento del diritto per tutti, mentre non ritengo che la nostra provincia soffra di eccessiva liceizzazione e lo dico dopo molti anni alla guida di un istituto tecnico».
 Chistè, infine, ha già varato le prime misure concrete per una comunicazione continua con le famiglie. In occasione del primo giorno di scuola, lunedì 12 settembre, fa sapere, incontrerà genitori e alunni nell’aula magna dalle 8 alle 8.50 per il triennio e dalle 10.45 alle 11.35 per il biennio. (a.c.)

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