Una candidata all'esame |
La scrittura di una norma d’attuazione che permetta di assegnare il patentino B a chi conclude il ciclo di studi nella scuola ladina potrebbe essere un’occasione per porre fine a certe storture verso il riconoscimento delle certificazioni linguistiche". Christian Tommasini, assessore provinciale alla scuola italiana, si esprime a margine della presentazione del volume di storia condivisa sulla novità licenziata dalla giunta provinciale. Dopo anni di richieste, insomma, si infrange il tabù del legame diploma-patentino, seppur limitatamente a una minoranza. "E’ l’occasione – spiega l’assessore – per correggere la stortura procedurale che chiama un laureato italiano in possesso della massima certificazione europea in tedesco a sostenere un esame per dimostrare la propria conoscenza in…italiano. Nella redazione della norma d’attuazione cercheremo di far pesare la necessità di risolvere questo passaggio superfluo". L’occhio di Tommasini, insomma, è ben fisso verso la dicotomia certificazioni linguistiche-patentino, mentre l’omologo ladino Florian Mussner non perde tempo per distinguere la scuola ladina dal resto del sistema altoatesino. "Credo che i nostri ragazzi sappiano meglio l’italiano rispetto chi esce dalle scuole tedesche e il tedesco meglio dei coetanei che si diplomano negli istituti italiani. Il riconoscimento del patentino B, quindi, mi sembra una logica conseguenza". Posto che le sezioni bilingue italiane si ispirano anche al modello ladino pare che il governo provinciale in generale, e l’Svp in particolare, ammettano implicitamente una maggiore efficienza di questa impostazione didattica. "Non si tratta – frena immediatamente Mussner – di un’organizzazione replicabile, anche perché per noi ladini sono entrambe lingue straniere e non madrelingua".
Diversa, infine, la percezione sulla necessità di uniformare i calendari scolastici. "Nel mondo italiano – ammette Tommasini – non si tratta di un tema così determinante. Di certo siamo disposti a fare la nostra parte tenendo presente, tuttavia, che le superiori su sei giorni e il rispetto delle date nazionali sono per noi punti fissi". Molto più deciso sul tema il piglio di Mussner: "E’ una questione di primaria importanza e già dal 2012 intendiamo partire con un calendario uniforme per tutti". (a.c.)
L'ufficio bilinguismo: http://www.provinz.bz.it/ebt/
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