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venerdì 30 settembre 2011

Piazza Nikoletti ancora troppo vuota


Una veduta della piazza di Oltrisarco

BOLZANO. Il nuovo cuore pulsante del quartiere e l’ideale sostituta di una piazzetta Bersaglio che, francamente, calza un po’ stretta a un rione come Oltrisarco. Erano queste le premesse per piazza Nikoletti quando il progetto del nuovo polo Mignone stava prendendo forma. Centro civico, biblioteca, sportello del cittadino, asilo nido “Il Quadrifoglio”, sala pubblica e tanto verde dovevano essere le chiavi per spostare il baricentro del quartiere, ma a qualche mese di distanza qualcosa non funziona. Sulla bellezza architettonica i dubbi sono pochi, ma quel grande spiazzo lungo via Claudia Augusta pare somigliare sempre più alla moderna piazza Matteotti che non a piazza Erbe: più una cattedrale del deserto che non un fulcro di vita sociale. Passato il periodo di tolleranza per metabolizzare la novità, ora secondo residenti e commercianti urgono dei rimedi: spostare il mercato, insediare qualche ambulante “fisso”, proporre giochi per bambini, feste e piccoli concerti. Auspici condivisi dalla stessa Circoscrizione che chiede al Comune l’ordinanza di divieto di sosta sulla superficie e l’apertura del parcheggio sotterraneo.
 "In effetti questa piazza deve ancora entrare nel cuore della gente – conferma Silvano Verza dell’officina per le bici “Alpina” – e già la scelta di privarla dello storico nome di “Mignone” è quantomeno discutibile. Sarebbe bene trovare una strada per valorizzare un’opera che comunque è molto bella". "Spostare parte del mercato, creare flusso e attrarre clienti anche dagli altri rioni – la ricetta di Li Yan Zhang del bar “Honk Kong” – sono le prime operazioni da effettuare per consegnare la piazza alla vita di Oltrisarco". Curiosa la proposta di Remo Zandonella: "Potremmo installare qualche tavolo con le scacchiere, un poco come avviene negli Stati Uniti. In questo modo molti anziani comincerebbero a preferire quello spiazzo al classico tavolino di un bar. Non solo, bisognerebbe organizzare delle iniziative con tanti giochi per i bambini perché così si attirano le famiglie. Oltrisarco non si può permettere di gettare alle ortiche un’occasione tanto ghiotta come una piazza nuova di zecca". Il commercio, però, è da molti indicato come la vera chiave di svolta, ma proporre agli ambulanti di spostarsi è come servire dell’aglio a una cena di streghe. "Io lavoro qui da moltissimi anni – attacca Johann Kral dal suo banchetto di ortofrutta posizionato in corrispondenza della fermata del bus in piazzetta Bersaglio – e non ho nessuna intenzione di spostarmi. Si tratta di un salto nel vuoto che può essere affrontato solo in caso di spostamento di un intero settore e non di singole attività. La piazza, tuttavia, mi sembra adeguata e anche ben costruita". Molto meno spaventata dalla prospettiva sarebbe Yurdan Ucar, da poco titolare del vicino chiosco “Istanbul Doner Kebap”. "Dovessero chiederci di spostarci non avremmo nessun problema ad aprire lì. Anzi, la vicinanza con la scuola potrebbe persino avvantaggiarci". Lo scorso weekend, però, la piazza è stata letteralmente ricoperta di macchine in sosta, complice la festa del quartiere e più di qualche residente si è lamentato. "La Circoscrizione – ribatte la presidente Wally Rungger – aspetta da mesi che il parcheggio sotterraneo sia aperto e che il sindaco emani l’ordinanza di divieto di sosta. Prima non possiamo fare nulla". Si potrebbe spostare il mercato. "Non tutto per questioni di spazio, ma su alcuni settori ci stiamo ragionando con un massimo di 15 banchetti, così come in futuro proporremo più concerti ed iniziative in quello spazio. La stessa sala polifunzionale comincia a entrare in regime di attività con incontri e la presentazione di libri importanti. Ancora un poco di tempo d’assestamento e Oltrisarco conterà su una piazza da vivere in pieno".
Alan Conti 

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