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martedì 20 settembre 2011

Von Aufschnaiter: i genitori non mollano




L'assemblea popolare sul tema (DLife)





BOLZANO. "Non faremo spazio a un monumento personale di Durnwalder standocene in silenzio. La nostra battaglia non è affatto conclusa". I genitori della scuola media "Von Aufschnaiter" non ci stanno e tornano ad alzare la voce contro un trasloco in via Vintola che le amministrazioni danno già per certo. Atteggiamento pugnace appoggiato dalla dirigente della scuola Ingrid Pertoll Froner che continua a ribadire l’"assoluta contrarietà alle ipotesi di trasloco nonostante la fretta delle istituzioni". Nei giorni scorsi, infatti, il Comune aveva deciso di imporre un'accelerata alle operazioni portando in commissione urbanistica la variazione al Puc necessaria per la realizzazione del nuovo polo scolastico alle spalle dell'anagrafe. L'approvazione del documento presentato dall'assessore comunale all'urbanistica ha però subito uno stop con conseguente ritardo: un parziale punto a favore dei contrari allo spostamento come i genitori. "Sentiamo parlare - le parole di Dieter Seifert, una delle anime della protesta e rappresentante del consiglio d’istituto della scuola -di un'opera già approvata dal consiglio comunale, ma si tratta di una bugia. Il documento del 2009 cui si fa riferimento era relativo a uno scambio con le Gasteiner e, oltre a prevedere la possibilità di rifiuto da parte della Von Aufschnaiter, fissava una scadenza operativa al 30 giugno 2009. Non solo, quindi, si tratta di un atto non pertinente, ma è addirittura scaduto". La controproposta dei genitori è quella presentata dalla dirigente Ingrid Pertoll Froner in occasione della tavola rotonda di giugno. "Ci vuole una ristrutturazione complessiva dell'edificio: noi abbiamo avanzato un nostro progetto figlio della riqualificazione approvata nel 2007 e poi inspiegabilmente stralciata per le sopravvenute esigenze dell’università. Solo in questo modo, oltretutto, potremmo salvare l'investimento di 500.000 euro fatto quest’estate per la messa in sicurezza degli infissi e le migliorie apportate a palestra, gabinetti, spogliatoi e altri spazi della scuola. Onestamente dobbiamo ammettere una buona collaborazione con l’ufficio provinciale per la manutenzione scolastica, ma non possiamo rilevare che trasferirci per abbattere tutto comporterebbe un ulteriore spreco di denaro pubblico"Oltre alla volontà di non ricusare la propria storia, comunque, è lo stesso progetto di polo scolastico a non convincere. "L’insistenza – riprende Seifert – nel voler ammassare in uno spazio così ristretto oltre 1.300 studenti tra Von Aufschnaiter, Goethe e asili vari è semplicemente incomprensibile. Fa sorridere, inoltre, che l’assessore Pasquali prospetti importanti sinergie tra le Von Aufschnaiter e le Goethe ignorando totalmente quali possano essere. Il cortile? Ognuno ha il suo, la mensa? Impraticabile visti gli spazi, la didattica? Assai complesso a livello organizzativo e dirigenziale trattandosi di due circoli didattici diversi". C’è poi una perdita secca di cubatura: "Ci promettono un gioiello, ma operando una semplice sovrapposizione ideale dei due volumi si scopre che il trasferimento costerebbe all’istituto un restringimento secco di un piano. Significa aule e spazi in meno senza un motivo. Si omette, inoltre, di dire che l’opera porterà alla sparizione dell’unico parchetto verde del Centro e che piazza Parrocchia non potrà che diventare un pericoloso crocevia di piste ciclabili e traffico". E’ sulla coda, comunque, che Seifert lascia il veleno: "Da qualsiasi parte la si guardi, insomma, non esiste alcun vantaggio ragionevole per la scuola nello spostamento. La dirigente di certo non si dichiara contraria per capriccio. Se il presidente Durnwalder ha deciso all’improvviso di allargare l’università per ampliare il suo auto-monumento non deve farlo a spese dei nostri ragazzi". Non arretra di un millimetro nemmeno Barbara Rottensteiner, rappresentante dei genitori protagonista nell’ideazione delle celebri proteste con gli elmetti e le lenzuola. "Non è cambiato nulla, così come non è mutata la nostra volontà di rimanere in via Leonardo Da Vinci. Invitiamo il Comune, intanto, a mostrarci i termini dell’accordo con i padri Francescani per il terreno dove dovrebbe sorgere il prossimo polo scolastico. Sempre ammesso che esista un accordo". 
Alan Conti 

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