La sala gremita per l'inaugurazione |
BOLZANO. Le scuole superiori a breve potrebbero offrire le sezioni bilingui. L'importante apertura arriva direttamente dall'assessore provinciale alla scuola Christian Tommasini durante il discorso che ha inaugurato ufficialmente l'anno scolastico ieri mattina al teatro Comunale di piazza Verdi. Davanti a una sala gremita di dirigenti, docenti e professionisti del settore, Tommasini ha lasciato intendere un ulteriore sviluppo di quel progetto che da settembre approda per la prima volta alle medie. "Il plurilinguismo è un aspetto centrale del mio mandato e siamo contenti di essere passati dalla fase sperimentale della sezione bilingue a quella sistematica. Altri istituti comprensivi, infatti, si stanno attivando e l'obiettivo è di diffonderla ovunque per rispettare il principio delle pari opportunità. Bene, quindi, la continuazione studiata per la secondaria inferiore, ma cercheremo di estendere il percorso pure alle superiori con l'aiuto di dirigenti e docenti. In questo grado scolastico, oltretutto, siamo anche avvantaggiati dal buon funzionamento degli scambi in quarta già operativi". La collana di novità prevista per questa stagione, insomma, si arricchisce di un nuovo spunto. Interessante, inoltre, sarà verificare i risultati concreti di una riforma che in Alto Adige è stata posticipata di un anno proprio per armonizzarla alle peculiarità territoriali. "L'unitarietà del biennio e la sua permeabilità - continua Tommasini - dovrebbero permettere un più facile passaggio tra vari istituti ammorbidendo i rischi legati al possibile errore di scelta dopo la terza media. Già le prime iscrizioni, invece, stanno confermando un sostanziale riequilibrio nella distribuzione tra licei e istituti tecnici". Per la verità alcuni dirigenti avevano già escluso negli anni passati il rischio di eccessiva liceizzazione in Alto Adige, dato anche il ruolo centrale della formazione professionale. Proprio questa branca del mondo delle superiori ha suggerito l'introduzione di alcune discusse novità amministrative. "Abbiamo creato il Dipartimento Istruzione e Formazione Italiana per uniformare il sistema e permettere maggiori sinergie tra i tre blocchi previsti dalla riforma: licei, istituti tecnici e, appunto, formazione professionale". Il tutto, come noto, affidato nelle mani del direttore Ivan Eccli, da molti considerato Sovrintendente "ombra". In chiusura di intervento, però, Tommasini esprime il desiderio di sentirsi più "dentro" il mondo della scuola. "Nei primi due anni ho dovuto imparare e conoscere l'impostazione generale, adesso ho intenzione di analizzare ogni singola realtà partecipando ad alcuni collegi docenti e valutando così di persona le singole necessità degli istituti. Mi piacerebbe, infine, riuscire a dare maggiore valore al Centro Trevi, anche in un'ottica di potenziamento dello strumento delle certificazioni linguistiche al fianco del patentino". La sensazione è che, più che affiancare, si voglia rafforzare un vero e proprio "competitor" del servizio di bilinguismo provinciale evitando scomodi monopoli.
Più sintetici gli interventi della sovrintendente Nicoletta Minnei e del direttore di dipartimento Ivan Eccli con la prima che si è limitata ad auspicare "un'attenta verifica dell'obbligo formativo prima ancora che scolastico" e il secondo che ha augurato a tutti "mesi di rinnovamento dal punto di vista di proposte e didattica". Spazio, infine, a relazioni tecniche e dibattito con Giuseppe Cosentino, commissario straordinario Invalsi, Carmela Palumbo, direttrice degli ordinamenti e autonomia scolastica al Miur e Maria Grazia Nardello, direttore generale per l'istruzione e la formazione tecnica superiore sempre al Miur
TUTTI I NUMERI DELL'ANNO SCOLASTICO
Saranno 20.854 gli alunni che entreranno in classe lunedì nella scuola italiana per un incremento del 2,8% rispetto all'anno passato. Nel dettaglio 3.681 sono gli iscritti alla scuola per l'infanzia, 6.196 presso le primarie, 3.891 alle medie e 5.471 alle superiori, considerando sia gli istituti a carattere statali sia quelli paritari. Proprio tra licei e istituti tecnici, comunque, si registra un notevole incremento del 5,19% degli alunni, mentre le scuole di formazione professionale accoglieranno 1.210 studenti corsisti e 405 apprendisti. Passando ai docenti, invece, il totale di insegnanti all'asilo sarà di 498 unità, mentre 272 si siederanno dietro a una cattedra della formazione professionale. Mutata anche la pianta organica fissa formata dagli insegnanti di ruolo distribuiti in 691 alla primaria, 413 alle medie e 525 alle superiori. Le nomine in ruolo, invece, sono state 119, cui vanno aggiunte le 28 alla formazione professionale a fronte di 118 pensionamenti di cui 3 alla formazione professionale. Diversi i nuovi dirigenti che hanno preso servizio dal primo giorno di settembre: Giuseppe Perna all'Istituto Comprensivo di Bressanone, Gabriella Kusstatscher all'IC Merano I, Marino Santuari a Laives, Paolo Burzacca al "Delai" e Andrea Pedevilla al liceo classico "Carducci". Spostamento di sede, invece, per Roberto Chistè approdato al "Torricelli", Nicoletta Costa all'IC Bolzano III, Laura Portesi all'IC Bolzano I e Mariangela Madera all'IC Merano II.
LA PROTESTA DI SEL
Autogol di Sel ieri mattina all'entrata del teatro Comunale di piazza Verdi in occasione dell'inaugurazione ufficiale dell'anno scolastico. La costola altoatesina del partito di Nichi Vendola, infatti, ha distribuito un volantino in cui criticava aspramente la decisione di far intervenire durante la cerimonia Max Bruschi, consigliere del ministro Maria Stella Gelmini . "Il ritardo della riforma in Alto Adige - si legge nel comunicato - avrebbe dovuto porre rimedio ad alcune storture introdotte nella scuola dalla Gelmini. Come si concilia la critica al governo Berlusconi con l'inaugurazione in costosa pompa magna nel nuovo anno scolastico, presentata anche come momento di aggiornamento professionale degli insegnanti, che vede come "attore protagonista" Max Bruschi"?". La risposta nel semplice svolgersi della mattinata: nessuna traccia di Bruschi.
Alan Conti
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