Un dissuasore di ultima generazione |
BOLZANO. "Gli autoveicoli non devono transitare
lungo la pista pedociclabile di Casanova, quindi chiediamo l’immediata
installazione di due dissuasori che ne impediscano l’accesso". A
lanciare l’appello è una cinquantina di residenti del condominio Mizar nel
nuovo rione oltre via Resia. Dopo mesi di lamentele, infatti, gli inquilini
hanno cominciato a raccogliere le firme, spedite poi al capo dell’ufficio
mobilità comunale Ivan Moroder e al comando dei vigili urbani. "La
situazione – si legge nella lettera di accompagnamento alla petizione – è ormai
diventata insostenibile e molto pericolosa perché si rischia quotidianamente di
essere investiti uscendo dalla porta di casa. Sono all’ordine del giorno,
infatti, le occasioni in cui qualcuno rischia l’incidente con un mezzo in
transito". Numerose le richieste di intervento inoltrate in passato alla
polizia municipale: "Purtroppo non è facile cogliere i trasgressori sul
fatto". Proposta anche una
soluzione per i mezzi di soccorso: "I dissuasori devono essere di tipo
removibile o scardinabile in modo da non impedire l’accesso ai veicoli
d’emergenza". Nella zona, oltretutto, sono tanti i bambini che scendono
in cortile e passano nelle vicinanze della pista. La domanda, però, è stata
consegnata in piena estate agli uffici competenti e a quasi due mesi di
distanza ancora nessuno si è fatto sentire. "Non abbiamo ricevuto alcuna
risposta – spiega il caposcala Michele Covi - e sinceramente ci aspettavamo
perlomeno un parere da parte dell’amministrazione. Invece tutto tace e i
veicoli continuano a creare pericoli lungo quella pista". Tra i
residenti, però, nessuno sembra disposto ad arrendersi e sul gruppo Facebook
del condominio già si affilano le penne per lanciare una nuova raccolta firme. "Purtroppo non sono riuscita ad aderire alla prima petizione – scrive
Cristina Finelli – quindi mi piacerebbe aggiungere il mio nome a una richiesta
molto importante. Non possiamo, infatti, accontentarci della parola di qualche
vigile urbano che si giustifica con un generale aumento dei controllI".
Moira Beduschi, infine, è particolarmente agguerrita: "Se non riceviamo
alcuna risposta siamo pronti a ritornare alla carica ancora più decisi". (a.c.)
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