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giovedì 22 settembre 2011

Casanova: raccolta firme per i dissuasori


Un dissuasore di ultima generazione

 BOLZANO. "Gli autoveicoli non devono transitare lungo la pista pedociclabile di Casanova, quindi chiediamo l’immediata installazione di due dissuasori che ne impediscano l’accesso". A lanciare l’appello è una cinquantina di residenti del condominio Mizar nel nuovo rione oltre via Resia. Dopo mesi di lamentele, infatti, gli inquilini hanno cominciato a raccogliere le firme, spedite poi al capo dell’ufficio mobilità comunale Ivan Moroder e al comando dei vigili urbani. "La situazione – si legge nella lettera di accompagnamento alla petizione – è ormai diventata insostenibile e molto pericolosa perché si rischia quotidianamente di essere investiti uscendo dalla porta di casa. Sono all’ordine del giorno, infatti, le occasioni in cui qualcuno rischia l’incidente con un mezzo in transito". Numerose le richieste di intervento inoltrate in passato alla polizia municipale: "Purtroppo non è facile cogliere i trasgressori sul fatto".  Proposta anche una soluzione per i mezzi di soccorso: "I dissuasori devono essere di tipo removibile o scardinabile in modo da non impedire l’accesso ai veicoli d’emergenza". Nella zona, oltretutto, sono tanti i bambini che scendono in cortile e passano nelle vicinanze della pista. La domanda, però, è stata consegnata in piena estate agli uffici competenti e a quasi due mesi di distanza ancora nessuno si è fatto sentire. "Non abbiamo ricevuto alcuna risposta – spiega il caposcala Michele Covi - e sinceramente ci aspettavamo perlomeno un parere da parte dell’amministrazione. Invece tutto tace e i veicoli continuano a creare pericoli lungo quella pista". Tra i residenti, però, nessuno sembra disposto ad arrendersi e sul gruppo Facebook del condominio già si affilano le penne per lanciare una nuova raccolta firme. "Purtroppo non sono riuscita ad aderire alla prima petizione – scrive Cristina Finelli – quindi mi piacerebbe aggiungere il mio nome a una richiesta molto importante. Non possiamo, infatti, accontentarci della parola di qualche vigile urbano che si giustifica con un generale aumento dei controllI". Moira Beduschi, infine, è particolarmente agguerrita: "Se non riceviamo alcuna risposta siamo pronti a ritornare alla carica ancora più decisi". (a.c.) 

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