Salutano architetti, ingegneri e operai ed entrano studenti, professori e bibliotecari. Consegnato oggi ufficialmente il nuovo liceo classico Carducci in via Manci a Bolzano con tanto di cerimonia ufficiale alla presenza del presidente della Provincia Luis Durnwalder, gli assessori provinciali Christian Tommasini e Florian Mussner e il sindaco di Bolzano Luigi Spagnolli.
L'edificio, dunque schiude le sue porte e svela le 31 aule, locali secondari, uffici amministrativi, due palestre, la biblioteca e le aule speciali e dei professori. Occhi dei curiosi anche all'interno oltre che all'esterno per scoprire il progetto firmato dallo studio "Karl + Probst" di Monaco di Baviera. Le aule speciali e la Magna sono esposte verso via Manci utilizzata quasi come vetrina al pubblico, mentre i corridoi e la scala incastrate al centro del blocco conducono a tutte le aule disposte perpendicolarmente alla stessa via Manci. Al piano terra tutte le strutture dalla natura più pubblica quindi amministrazione e biblioteca oltre che l'aula magna, mentre i piani superiori sono più orientate sulla didattica.
"L'autonomia si concretizza anche in queste opere - le parole del presidente della Provincia Luis Durnwalder - che rappresentano veramente il futuro della nostra terra. Sono sempre orgoglioso quanto riusciamo a portare a termine passi del genere". "Vogliamo offrire ai nostri giovani - gli fa eco Tommasini - le migliori strutture con laboratori che rappresentano il massimo della specializzazione. E' la strada per uan didattica migliore accompagnata da una sempre maggiore apertura verso l'esterno". Del Carducci è stato allievo anche il sindaco: "Dentro queste mure si compieranno pezzi importanti della storia personale di moltissimi giovani bolzanini, proprio come è stato per noi. L'apertura alla cittadinanza è certamente importante, ma il ruolo centrale di un liceo storico per la città deve rimanere quello della formazione". "Non tutti credevano - chiude la carrellata Mussner - a un edificio costruito in tempi così rapidi. Siamo contenti di esserci riusciti”.
Non facile per i tecnici inserire in fase di esecuzione una palestra e qualche aula in più, frutto del repentino aumento degli studenti ormai arrivati a quota 720. A livello architettonico, invece, questa struttura di 40.300 metri cubi costati 20.446.000 euro in meno di tre anni di lavoro poggia sul gioco dei contrasti tra materiali freddi e caldi o superfici lisce e ruvide. Non ci dovrà essere contrasto, infine, con il polo bibliotecario con cui sul lato est è stato previsto un collegamento. Pare impossibile che un edificio costi un quarto dell'altro.
Alan Conti
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