La delega all’ambiente, quindi all’energia, è stata un’autentica patata bollente recapitata nelle mani di Florian Mussner verso la fine del mandato eppure è proprio da qui che l’assessore ladino ha voluto ripartire per il consueto colloquio di fine legislatura. Nella culla di Ortisei sono Sel e la certificazione di Casaclima i piatti forti di un’incontro che cerca di andare oltre gli scandali e analizzare freddamente la concreta possibilità che entro il 2015 tutti gli edifici provinciali siano costruiti secondo la classe “A” della nota certificazione.
Per quanto concerne lo scandalo energia, perché non basta auspicare di andare oltre per chiudere il contenzioso, l’assessore sta tessendo la tela della trattativa diplomatica, stragiudiziale in linguaggio giuridico, con il consorzio della Venosta, ma anche e soprattutto con i Comuni di Bolzano e Merano, quindi Ae.
Inevitabile, infine, una riflessione in salsa ladina con l’organizzazione tipica di questo gruppo linguistico vista come esempio per un’autonomia di tutti e con tutti, più aperta a tutte le realtà e alle nuove sfide. Rammarico, infine, viene espresso da Mussner per quei 360 posti nella pubblica amministrazione riservati al gruppo ladino dalla proporzionale che in larga parte non vengono utilizzati dai ladini stessi per l’impossibilità di trovarne di interessati. Ecco, però, che l’autonomia aperta nel futuro trova subito un primo inciampo: non sarebbe più interessante se 360 lavoratori pubblici fossero prima di tutto bravi e poi, caso mai, ladini?
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