Legata con delle fascette e colpita ripetutamente. Assume contorni ancora più drammatici la tentata rapina consumata giovedì a Soprabolzano ai danni di Helga Vigl, impiegata della filiale della Cassa Rurale di paese. Secondo le ricostruzioni dei Carabinieri di Bolzano e Renon, infatti, l’aggressore si sarebbe introdotto all’interno dell’abitazione della signora legandola con delle fascette che si usano per i cavi elettrici e minacciandola con una pistola. Dopo essere stata immobilizzatam Vigl è stata ripetutamente percossa a calci e pugni per convincerla a condurre il malvivente alla banca per aprire la cassaforte con le chiavi di servizio. I due stavano poi scendendo verso la filiale quando i vicini si sono accorti del trambusto e hanno dato l’allarme. Inizialmente la donna pensava a un furto d’auto, ma ben presto si è accorta che il ragazzo mirava ad altro. I Carabinieri, ora, cercano di ottenere quanti più dettagli possibili per trovare il delinquente che al momento sfugge. Per ora si sa che indossava dei pantaloni corti e parlava un fluente dialetto sudtirolese, ma sull’aspetto fisico ci sono ancora diversi dubbi dato che durante l’aggressione avrebbe calzato un berretto e degli occhiali da sole proprio per non farsi riconoscere. La donna è chiaramente sotto choc e vicino a lei ci sono costantemente il fratello e alcuni familiari. All’interno dell’abitazione, intanto, sono state ritrovate alcune impronte digitali. Potrebbe essere la traccia decisiva.
Alan Conti
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