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lunedì 4 ottobre 2010
I negozi di via Resia: servono parcheggi
BOLZANO. Il problema del parcheggio è, per tutta la città, la vera costante e i commercianti di via Resia non fanno eccezione. Disturba, infatti, l'impossibilità, anche a voler sostare nelle zone blu, di trovare un posto dove lasciare l'auto qualche minuto e fermarsi un attimo per qualche rapido acquisto. Di conseguenza esercenti e negozianti della strada dipendono maggiormente dall'afflusso dei clienti residenti nella zona. Ma in tanti riescono a fare di necessità virtù. Sono maggiori, difatti, i sorrisi registrati dietro le casse del cuore di Don Bosco rispetto ad altre zone di Bolzano: tra i nuovi arrivi di Firmian e Casanova, il buon transito di pedoni e l'alta densità abitativa del quartiere, ci si può togliere delle soddisfazioni importanti. A tirare fuori immediatamente il problema dei pochi parcheggi è Maria Prossliner del "Raviolificio Guidoni": «Ci sono solo pochissime piazzole blu e la polizia municipale non sembra aspettare altro che colpire chiunque tenti di accostare solo per un minuto. Così ci penalizzano quando cerchiamo di allargare il nostro bacino di utenza ai residenti di altre zone cittadine. Bene, invece, l'arrivo dei nuovi quartieri di espansione che hanno portato qualche cliente in più». Affane Hassan dell'alimentare "Hallal" ha le stesse preoccupazioni, ma evidenzia un fenomeno positivo. «Possiamo contare su consumatori affezionati che arrivano dall'Oltradige e da Merano. In questa situazione è chiaro che il problema della scarsità di parcheggi si fa sentire ancora di più». Giorgio Leoni dell'omonima "Elettroluce" allarga il discorso su una scala più ampia. «Basta leggere i dati nazionali per capire che tutto il commercio italiano paga dazio a una situazione poco favorevole. Noi siamo qui da 70 anni e la contrazione la registriamo, così come siamo chiamati a vincere la concorrenza dei centri commerciali e della grande distribuzione. Come fare? Specializzandosi e offrendo servizi e assistenza che le grosse strutture non possono garantire, come la disponibilità 24 ore su 24. Fidelizzando il cliente, insomma, si può resistere». Massimiliano Trotta e Vittoria Fellet lavorano alla farmacia comunale, classico esercizio di riferimento rionale. «A noi va anche bene perché il nostro target mira alle tante persone anziane del quartiere, così come qualche mamma delle vicine scuole. La clientela, inoltre, è aumentata con l'arrivo di Casanova, mentre i residenti di Firmian, generalmente, preferiscono andare in via Parma. Bisogna calibrare la propria offerta sul pubblico a disposizione: di certo non ci aspettiamo di vendere più cosmesi di farmaci». «In 35 anni - interviene Fortunato Fogato dell'omonima rivendita di articoli per la pesca sportiva - posso dire che è peggiorato il traffico, soprattutto con l'arrivo dei nuovi quartieri, mentre i parcheggi rimangono un problema forte. Non ci dovrebbe essere una proporzione tra posteggi blu e bianchi? Qui non mi sembra sia rispettata. Per il resto, comunque, non possiamo lamentarci più di tanto». Controcorrente Silva Corvetta e Mirella Zecchin di "Boutique Mirella": «Noi tutto questa criticità legata ai parcheggi non la vediamo. L'auto si riesce sempre a posteggiare e poi ci sono i mezzi pubblici. Nemmeno il centro commerciale impensierisce più di tanto perché, al netto dell'effetto curiosità, crediamo che qualità e cortesia possano ancora fare la differenza». Stefania Bevola dalla vicina lavanderia lancia un rapido appello: «Si potrebbe fare molto di più per rendere questa strada più appetibile». Più drastico, invece, il parrucchiere Franco Bardossi: «E' una zona abbastanza morta. La gente anziana è tanta e le linee del bus, rispetto a via Roma, sono piuttosto poche. Per fortuna che possiamo contare comunque su uno zoccolo duro che arriva da altre zone della città». Terminiamo con lo storico bar "Resia", dove troviamo le titolari, Heidi e Nadia Weissensteiner: «Ci avevano promesso dei posteggi davanti al locale, poi non si è fatto più nulla. Firmian e Casanova hanno sicuramente portato qualche cliente in più, ma hanno anche aumentato il traffico sulla strada. Al di là di questo, comunque, noi non possiamo certo lamentarci». (a.c.)
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