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lunedì 25 ottobre 2010

Spesa gratis:i sogni nel carrello


Alto Adige — 23 ottobre 2010 pagina 36 sezione: AGENDA

BOLZANO. Prosegue il concorso che premia a suon di spese gratis la fedeltà dei lettori dell’Alto Adige, e noi proseguiamo nel sentire chi la spesa la fa, ancora una volta all’Eurospar di via Roma. Andando anche, indirettamente, a valutare i gusti dei consumatori che partecipano al nostro concorso. Parendo da Francesco Catizone. “Che vita sarebbe senza Nutella?” recita il notissimo spot del prodotto della piemontese Ferrero. Uno slogan che ha fatto la sua fortuna entrando nel parlato quotidiano di molti italiani, e ora un motto che potremmo tranquillamente declinare con “che vita sarebbe con la Nutella gratis per un anno?” visto che a lanciare l’originale idea è Francesco Catizone, che poco oltre le casse dell’Eurospar ammette il desiderio «di riempire il carrello di Nutella, dovessi avere la fortuna di portare a casa il premio della spesa gratis messo in palio dal concorso». L’obiettivo, insomma, sembra abbastanza chiaro, ma per il momento il supermercato Francesco lo vede un paio di volte al mese. «Io generalmente faccio le grandi “spesone”, di quelle che devono durare per più giorni senza dover tornare troppo di frequente tra le corsie». L’imponenza del suo carrello conferma la tendenza. «È così - sorride - e generalmente riesco anche a non spendere tantissimo». Di Nutella, però, avvistato solo un vasetto, in attesa della vittoria... Ci spostiamo e intercettiamo Angela Pirrelli. «Mi raccomando, Pirrelli con due doppie e niente storpiature che riecheggino i pneumatici», ci dice: più che insofferente all’azienda di Marco Tronchetti Provera, la signora Angela Pirrelli si dimostra persona precisa e lo riflette anche nella spesa quotidiana. «Carne, pesce, verdura: tutto ciò che serve in cucina ed è meglio che sia fresco per rendere al massimo. Per questo vengo spesso al supermercato e faccio molta attenzione nella scelta dei prodotti da mettere nel carrello». Attenzione che, ne siamo certi, non calerebbe nemmeno in caso di vincita nel concorso. «Sarebbe uguale - precisa - e cercherei lo stesso di fare le scelte migliori concedendomi, magari, anche qualcosa di un poco più costoso». Pochi passi, e ci ripensa: «Anzi, sa cosa mi prenderei? Farei scorta di cozze. Ma non quelle spagnole, che non sono il massimo». (a.c.) © RIPRODUZIONE RISERVATA

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