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lunedì 4 ottobre 2010

I turisti: wc pubblici in piazza Walther


BOLZANO. Sarà anche il salotto buono, ma il giudizio dei turisti su piazza Walther è impietoso: «Bella, ma non all'altezza di quello che dovrebbe essere un simbolo della città». Si notano varie mancanze, ma la più citata è l'assenza di wc. La paventata pipì-tax dei bar viene promossa dagli stessi turisti: «Una misura ragionevole per risolvere il problema». Le motivazioni delle critiche sono varie: si va dalla mancanza di informazioni turistiche al vuoto delle giornate senza manifestazioni passando per l'ormai annosa questione della mancanza di un bagno pubblico. La sorpresa arriva proprio dal wc: la paventata pipì-tax dei bar viene promossa dagli stessi turisti. In sostanza c'è la disponibilità a pagare qualche centesimo pur di avere la certezza di contare su di una toilette pulita e disponibile. «Questa piazza - le parole degli olandesi Geret e Brigitte Grotenhuis - è bella, elegante, ma francamente non ha tutto l'interesse turistico necessario per catalogarla come un emblema di Bolzano. Il monumento a Walther, per esempio, non ha nulla di particolarmente straordinario o diverso dai tanti che si trovano nelle città europee». Klaus Höllensteiner e Anna Rauch, invece, parlano da giovani bolzanini. «In effetti qui alla sera c'è poco o niente e la piazza rimane nella penombra senza avere alcuna attrattiva, specie per i ragazzi. Sarebbe una buona idea, per esempio, quella di installare dei tabelloni elettronici dove riportare le iniziative in corso, in modo da farne un punto d'interesse e di utilità turistica. Auspicabile anche la copertura invernale per i dehors dei bar». Concittadine sono anche Sabina e Luisa Calapà: «Piazza Walther è bella, non si discute. Con le feste e le manifestazioni, però, è sicuramente più attraente. La richiesta d'intervento sulla questione del bagno pubblico da parte dei baristi crediamo sia condivisibile: in fondo è normale offrire una ritirata in un luogo a così alta frequentazione turistica. Nei locali, invece, il minimo è ordinare un caffè se si intende utilizzarne il gabinetto. Ben fatta, ma forse superflua, è infine l'aiuola che è stata predisposta attorno al monumento». Thomas ed Elke Lühr, tedeschi della Westfalia, storcono il naso. «Dobbiamo essere sinceri? Questa piazza, rispetto anche alla bellezza di altre strade del vostro Centro storico, non ha proprio nulla di particolarmente speciale. Spiace dirlo, ma purtroppo è così. Abbiamo sentito della proposta della tassa sulla pipì, ma in Germania questo è un meccanismo piuttosto diffuso, quindi è molto difficile trovare un tedesco che si possa sorprendere o indispettire per i 50 centesimi necessari». Arriva dalla Germania anche Silke, pronta a muovere subito un appunto alla piazza centrale. «Ho appena messo piede qui e mi sono subito sorpresa del fatto che in tutto questo spazio non si sia trovato un angolo dove posizionare una cartina del Centro. Per sapere come si raggiunge il Museo archeologico, per esempio, siamo costretti a recarci al punto d'informazione turistica. Sarebbe stato più bello fare da soli. Non capisco, inoltre, tutte queste discussioni sul pagamento per fare la pipì: a me sembra una procedura del tutto normale in una zona turistica». Damiano Toso è originario di Bassano del Grappa e accompagna la figlia Silvia, neobolzanina, alla scoperta della città. «La prima volta che visitai Bolzano mi stupii della presenza di un bagno pubblico nel parcheggio con tanto di fasciatoio». Proprio quella toilette è stata al centro di molte polemiche: «Non mi sorprende, in fondo era comoda e non capisco perché sia stata chiusa. Nei bar, invece, mi sembra educato ordinare perlomeno un caffè. Sembrerò controcorrente, ma personalmente piazza Walther la preferisco senza Mercatino ed eviterei di installare i tabelloni elettronici». Poco più in là, davanti alla galleria "Grifone", tre ragazzi di Innsbruck stanno suonando la musica del loro gruppo: "Die 3 Herren". Ben presto arriva l'avvertimento della polizia municipale: «Musica vietata dalle 12 alle 16» spiegano Gregor De Lorenzo, Bernd Luhassegger e Alex Mayr, perché la gente deve riposare. Intanto, però, la piazza è piena e di gente che si era fermata ad ascoltarci ce n'era parecchia. Questo intervallo ci sembra francamente un'esagerazione. Bene, invece, il dover cambiare posto ogni mezz'ora: noi musicisti di strada cerchiamo di fare di necessità virtù. E' già tanto, ci sembra di aver capito, che ci permettano di esibirci nella piazza centrale». Favorevoli all'apertura di un bagno pubblico anche l'Azienda di soggiorno, con Dado Duzzi («Lo propongo da anni - dice - il suo posto sarebbe in piazza Stazione») e il Ctcu, con Walter Andraus «Riceviamo moltissime lamentele da parte dei turisti, in specialmodo stranieri».

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