Cerca nel blog
mercoledì 20 ottobre 2010
Nonna Tina: un secolo di vita festeggiato cantando
Alto Adige — 19 ottobre 2010 pagina 29 sezione: AGENDA
BOLZANO. Il vino fa cantare e la musica fa vivere a lungo. I 100 anni di Tina Barbazza Lorenzon non hanno segreti particolari, ma sono tutti in due semplici regole: un bicchiere di vino ai pasti e tanta passione per il canto. E’ stata una bella festa quella organizzata ieri pomeriggio da parenti e amici nella sala Fronza del Centro Cristallo per celebrare a dovere il secolo di vita di Tina. Signora legata alla Bolzano popolare, con il cuore nel rione delle Semirurali dal ’38 al ’55 e in piena via Palermo nei lustri a seguire. «La mamma - racconta il figlio Adriano, in festa assieme alle sorelle Giuliana, Paola e Franca - ama molto la città e la vive da sempre con tranquillità, voglia di stare bene insieme e decisione nell’allontanare tensioni o divisioni di qualsiasi natura». Come ogni centenario che si rispetti anche Tina ha moltiplicato la propria famiglia e oggi conta, oltre ai quattro figli, sette nipoti e altrettanti pronipoti. Un piccolo esercito accorso al Cristallo, nella stanza offerta dalla circoscrizione e impreziosita dagli auguri del sindaco Spagnolli, per spegnere un numero di candeline difficilmente contenibile da una sola torta. E infatti a centro sala ecco vassoi con salatini, pasticcini e prosecco mentre attorno, sulle note della fisarmonica di Davide Florenza, scherzano e brindano gli amici di una vita e dell’associazione Anteas. L’occasione è giusta per ripercorrere la storia di Tina, alla ricerca di quegli elementi in comune che possono far sperare ognuno di noi. «Mamma - riprende Adriano - è da sempre una persona tranquilla e allegra. Ha fatto la casalinga, assistendo mio padre falegname e poi operaio della Lancia, grazie al quale è arrivata a Bolzano da Treviso. Le sue passioni sono il cucito e il canto e durante i pasti non si è mai fatta mancare un bicchiere di vino che si concede ancora adesso. Oggi, la cataratta non le permette di vedere bene, ma l’udito è sempre sopraffino». La sensazione, però, è che qualche disturbo agli occhi sia il dazio minimo che Tina ha pagato allo scorrere del tempo perché al suono degli amati valzer si alza e anima la festa senza alcun tentennamento e poi si concede un karaoke divertente e con il giusto tocco di ironia: la canzone “Vecchio scarpone”. (a.c.) © RIPRODUZIONE RISERVATA
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento