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giovedì 20 gennaio 2011

Dalla Polizia postale lezione di internet sicuro agli allievi del Torricelli


18 gennaio 2011 — pagina 29 sezione: Agenda


BOLZANO. Basta un clic, ormai, per trovarsi il mondo in faccia. Con l’affermarsi di internet, un monitor è diventato la porta su quanto di meglio, ma anche di peggio, possa esserci nel globo ed è inevitabile che una guida sia quantomeno auspicabile. Hanno pensato a questo la Polizia postale e alcuni docenti del Liceo scientifico “Torricelli” nell’organizzare l’incontro tenutosi ieri mattina tra le forze dell’ordine specializzate e gli studenti. In cattedra sono saliti Ivo Plotegher, ispettore capo della Polizia postale e delle comunicazioni, il sovrintendente Roberto Santin e l’assistente Marco Ponte, che si sono rivolti a una platea di giovani interessati.
«Internet lo usiamo principalmente per i social network - dicono Valentina Weger e Germana Baldi - ma è sempre bene conoscere gli eventuali pericoli della rete». Più spregiudicati on line sono Simone Veronese, Nicola Gentile e Gabriel Pellegrino: «Facebook, video e foto sono all’ordine del giorno. Capita, talvolta, di scaricare musica o film e qui bisogna prestare attenzione per non incorrere in spiacevoli sorprese».
Su alcuni portali, inoltre, rischia di essere una roulette anche un semplice pagamento: «E’ bene - intervengono Besjan Abedinaj e Alessandro Gambato - cercare di orientarsi nel marasma dei vari sistemi di saldo. Purtroppo il rischio di truffa esiste».
Francesca Concer, Martina Borin e Sabrina Moscon concludono serenamente: «Cerchiamo di navigare sicure senza particolari timori. L’incontro con la Polizia può aiutare a utilizzare lo strumento correttamente». Annuisce la professoressa Loredana Ducati: «E’ importante fare prevenzione in modo che i ragazzi possano comprendere a cosa vanno incontro utilizzando la rete. Molti errori, infatti, sono legati alla mancanza di informazione. Così contiamo di fornire loro un importante strumento di sicurezza».
Alta, quindi, l’asticella dell’attenzione. «Normale - dichiarano Marco Ponte e Roberto Santin - perché i giovani sono tra i più interessati a questi sistemi di comunicazione e condivisione di materiale. La più classica delle situazioni critiche, comunque, è la scoperta di materiale pedo-pornografico in occasione di download illeciti. Spesso, infatti, si è portati a non segnalare il fatto per paura delle ripercussioni, ma è importante allertare subito la Polizia postale. Per prima cosa ci si sottrae a possibili implicazioni penali perché comunque esiste una tracciabilità del materiale scaricato e in secondo luogo si contribuisce a mettere un freno a questo mercato».
Attenzione, come detto, ai pagamenti: «Il nostro consiglio è, se proprio non esistono alternative, di utilizzare sistemi che possano garantire una tracciabilità sicura delle spese. Solo così, infatti, si può nutrire qualche speranza di rientro in caso di truffa». «La nostra reale difficoltà - conclude l’ispettore capo Ivo Plotegher - è quella di essere costantemente al passo con i tempi dell’avanzata tecnologica globale. A livello sociale, invece, è molto importante che gli adulti non si sottraggano mai a una minima conoscenza del mondo informatico perché solo così potranno attuare una vigilanza attiva sui figli».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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Alan Conti

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