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martedì 25 gennaio 2011
Oltrisarco chiede: «Distretto sanitario all'ex Claudiana»
BOLZANO. L'ex Claudiana spacca gli abitanti di Oltrisarco. Abbattere o meno l'edificio è la prima grande domanda cui dare una risposta concreta e, in qualunque caso, decidere cosa costruire o "infilare" nell'edificio. Posto che al momento la vecchia caserma Mignone ospita la scuola di economia domestica e il "Dna Lab" dell'Eurac, la richiesta forte è di portare nell'edificio ristrutturato dalla Provincia o all'interno di una nuova struttura il distretto socio sanitario del quartiere. Una soluzione sulla quale è decisa la volontà dei vertici della Circoscrizione. In subordine fanno capolino le necessità di spazi per i lungodegenti e alloggi convenzionati per anziani. Sullo sfondo il progetto "Albertoni" della zona che, di fatto, non prevede la presenza dell'ex Claudiana e che in caso di mantenimento andrà ricalibrato. «L'abbattimento o meno - le parole della presidente della Circoscrizione Wally Rungger - non ha per noi molta importanza, quel che davvero conta è la priorità di un distretto socio sanitario. La sede, infatti, deve spostarsi da via Pietralba per arrivare nel nuovo rione. C'è un accordo che va rispettato». Concetto ribadito dal vicepresidente Giuliano Gobbetti: «La richiesta del quartiere è forte. Resta l'assoluta necessità del distretto socio sanitario, così come esiste una domanda per i lungodegenti. Sembrano sacrificati gli alloggi per gli anziani che meriterebbero una collocazione certa». A puntare forte su quest'ultima soluzione è Dario Caldart: «L'edificio dell'ex Claudiana andrebbe abbattuto come previsto. Così si potrebbe trovare lo spazio per il distretto, i lungodegenti e favorire una cooperazione concreta tra pubblico e privato. Gli anziani, infatti, potrebbero contribuire con finanziamenti al sociale in cambio di una sistemazione più adeguata e un benessere complessivo. Non ci starebbe male nemmeno la partecipazione delle cooperative. La scuola di economia domestica, invece, dovrebbe essere trasferita in via Castel Flavon». Elena Dal Mestre dalla sua edicola osserva il rione: «A livello commerciale, sarò sincera, la scuola di economia domestica è come non averla. Le ragazze della Claudiana, infatti, erano molto più presenti. Detto questo, credo che l'edificio debba rimanere perché sono stati fatti investimenti importanti. Speriamo, però, possa arrivare finalmente il distretto». Edificio da salvare anche per Loredana Bordato e Lidia Magnani: «I locali sono grandi, la struttura bella e con un discreto valore artistico. Non sarebbe un bel segnale buttare giù le cose belle. Bisogna trovare, però, spazio per i lungodegenti». «Quello che più mi incuriosisce del nuovo rione - interviene Corrado dal bancone del bar "Express" - è la possibilità che il mercato venga spostato proprio di fronte all'edificio della Claudiana». Chiusura per Pietro Biorio: «Fa ridere scoprire che Spagnolli gonfia il petto per aver salvato l'ex Claudiana dalle ruspe quando decide solo la Provincia».
Alan Conti
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