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sabato 29 gennaio 2011
Tagnin su Ae: la corrente doveva restare
BOLZANO. «Azienda Elettrica doveva muoversi con molta più cautela perché staccare la corrente e il riscaldamento a tutto un condominio nel pieno dell'inverno bolzanino non è di certo una scelta ragionevole». Così Mario Tagnin, consigliere comunale del Pdl, che è stato il primo ad avvertire le istituzioni dell'interruzione della fornitura elettrica per 40 famiglie residenti dal civico 28 al 32 di via Don Narciso Sordo a Firmian. Da via Dolomiti, infatti, è partito l'ordine di sospensione la sera di martedì quando la corrente è mancata per tutta la nottata e parte della mattinata di mercoledì. «Appena mi hanno informato di cosa stava accadendo a Firmian - riprende Tagnin - ho cercato di mettermi in contatto con il sindaco Spagnolli per chiedere il suo immediato intervento. Attraverso il suo segretario di gabinetto Uwe Staffler, quindi, siamo riusciti a sbloccare la situazione e restituire il riscaldamento a queste persone. Si sono accorti tutti che forse si era passato il limite». L'atteggiamento di Ae, dunque, ha lasciato perplesso il consigliere comunale. «Si potevano tranquillamente trovare altre soluzioni, al di là dell'inghippo e delle responsabilità delle varie amministrazioni. Perché, per esempio, la municipalizzata non ha inviato qualcuno per un incontro con i residenti che chiarisse bene i termini del debito, portando così un avvertimento diretto ai residenti prima di adottare contromisure pesanti? La stessa richiesta fatta dall'azienda di 1.000 euro per ciascuna famiglia, da pagare in poche ore, è evidentemente un aut aut molto pesante. Può non essere semplice, infatti, sopportare da un momento all'altro una spesa inaspettata di questa entità. Non si discute, sia chiaro, il merito di un debito che va sicuramente saldato, quanto il metodo con cui si è cercato di forzarne la riscossione».
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